Migliaia di giovani, rispondendo a un sondaggio lanciato dalla piattaforma Change.org, che chiedeva quali fossero le priorità da affrontare grazie al fondo europeo, hanno segnato: lavoro e istruzione; poi la sanità, il 17,5%, e la rivoluzione verde per il 17,3%.
Il sondaggio è riportato dal Fatto Quotidiano che intervista dei giovani, come Gabriella che ha lanciato una petizione per aumentare le borse di studio per le scuole di specializzazioni mediche: “4mila borse di specializzazione in più sono poche” rispetto ai numeri ai quali andiamo incontro nei prossimi anni: oltre 32mila pensionamenti nel sistema pubblico con un “rimpiazzo” di soli 22mila nuovi medici e una carenza, quindi, di oltre 10mila specialisti.
C’è poi Maria Paola, il cui appello è rivolto a retribuire i praticanti di ogni ordine professionale; Sofia, 17 anni, ha chiesto di finanziare un piano di contrasto all’inquinamento mettendo in campo giovani e no attualmente senza lavoro e ripagandoli, con soldi o buoni.
C’è poi Rosanna che propone di rilanciare l’occupazione giovanile puntando proprio sul fantastico patrimonio culturale che l’Italia offre; e quindi Patrick e Alberto che hanno chiesto al governo di prevedere un piano di nuove assunzioni per i docenti così da evitare le cosiddette classi pollaio e migliorare la didattica.
L’obiettivo di questi giovani, precisa Il Fatto, è però quello di consegnare direttamente nelle mani del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte le loro petizioni, perché anche i giovani vogliono essere considerati “parte attiva della società” e prendere così concretamente in mano il loro futuro.