La Ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina torna a parlare della necessità di tenere aperte le scuole il più possibile, nonostante l’emergenza covid.
“Tenere le scuole aperte significa aiutare le fasce più deboli della popolazione. Significa contrastare l’aumento delle disuguaglianze, un effetto purtroppo già in corso, a causa della pandemia. Significa tutelare gli studenti, ma anche tante donne, tante mamme, che rischiano di pagare un prezzo altissimo. In mezzo a tante incognite, una certezza c’è: la chiusura delle scuole non produce gli stessi effetti per tutti“, scrive Azzolina su Facebook.
“La forbice sociale si allarga – prosegue la Ministra – il conto lo pagano i più deboli. Ci sono poi territori in cui la chiusura delle scuole è sinonimo di dispersione scolastica. E la dispersione scolastica – chiamiamo le cose con il loro nome – equivale all’abbandono dei ragazzi“.
“Ampliare il divario tra famiglie benestanti e famiglie svantaggiate è una responsabilità enorme. Dobbiamo esserne consapevoli. La scuola è futuro. Senza scuola il Paese diventa più debole“, conclude Lucia Azzolina.
Nuovo vertice Governo-Cts
Alle 13 di oggi, 31 ottobre, è stata convocata una riunione con il premier Giuseppe Conte, i capidelegazione di maggioranza, il ministro Francesco Boccia, il sottosegretario Riccardo Fraccaro e il Cts sul tema Coronavirus.
Dopo il primo incorno di ieri, 30 ottobre, è necessario approfondire sulle prossime mosse per combattere il covid, che ieri ha superato oltre 31 mila nuovi contagi.
Nuove mosse che però vedono al momento alcune spaccature all’interno del Governo, fra chi, come Azzolina, vuole tentare il tutto per tutto prima di chiudere le scuole, e chi invece avanza ipotesi maggiormente restrittive.