Il 24 settembre è stata presentata in Campidoglio la quarta edizione de ‘La Notte dei Musei’ della Capitale, in programma sabato 6 ottobre. Originariamente fissata per il 19 maggio, la rassegna era stata rinviata a data da destinarsi per rispetto della giovane studentessa Melissa Bassi, morta nell’attentato contro la scuola Morvillo-Falcone di Brindisi.
Ed è proprio alla sfortunata ragazza che Roma Capitale ha deciso di dedicare questo appuntamento, che permetterà a cittadini e turisti di visitare fino a notte inoltrata i musei e gli spazi culturali della città, tutto in forma assolutamente gratuita. La Notte dei Musei coinvolgerà quest’anno oltre 60 spazi culturali ed espositivi per una ‘no stop’ di sei ore con circa 150 eventi ed iniziative gratuite fra danza, musica, cinema, teatro e letture.
I musei civici, i musei statali, i musei storici dell’esercito italiano, gli spazi privati, le biblioteche comunali, le istituzioni culturali straniere, gli istituti e le case di cultura rimarranno aperti straordinariamente dalle 20 alle 2 di notte. Per l’occasione saranno inoltre visibili alcuni siti archeologici particolarmente suggestivi: l’Insula romana sotto palazzo Specchi e l’Insula dell’Ara Coeli, l’Ipogeo di via Livenza e, grazie alla collaborazione con la Provincia di Roma, le Domus Romane di palazzo Valentini. In questo caso, però, è necessaria la prenotazione. Saranno inoltre aperti per la prima volta l’Area dei Bastioni del Sangallo e il Centro studi Cappella Orsini.
Promossa dall’assessorato alle politiche culturali e Centro storico di Roma Capitale, la manifestazione ha visto la collaborazione della Presidenza del Consiglio dei Ministri-Dipartimento Gioventù, del Mibac, della Camera di Commercio e de ‘Il gioco del lotto’. Grazie all’accordo con la società di giochi, presso i Musei Capitoli, il Palazzo Senatorio, il Museo dell’Ara Pacis ed il Museo dei Fori Imperiali nei mercati di Traiano, saranno a disposizione del pubblico dei mediatori storici dell’arte che risponderanno alle varie domande sulle tante opere esposte. Si prevede un alto numero di presenze, anche da parte di studenti e docenti.