Come abbiamo già comunicato, anch la FLC CGIL ha firmato, in data 6 novembre, il CCNI sulla Didattica Digitale Integrata.
La firma fa seguito al raggiungimento di un’intesa politica con impegni precisi da parte del Ministero e alla sostituzione della discussa nota ministeriale emanata il 26 ottobre scorso. In quella nota, ricordiamo, era previsto l’obbligo per il personale docente di prestare servizio a scuola, anche in caso di attivazione della DDI.
Secondo quanto riporta la FLC CGIL, la nuova nota interpretativa del contratto chiarirà “come vadano intese le pause durante lo svolgimento delle lezioni autogestite dai docenti (che non vanno recuperate) e il luogo di lavoro da cui si può fare didattica a distanza (non necessariamente in presenza a scuola) e del coinvolgimento delle Rsu sui criteri generali per l’individuazione della sede di lavoro dei docenti“.
Con riferimento all’orario settimanale di servizio definito contrattualmente, “la nuova nota prevede che il docente assicuri le prestazioni in modalità sincrona al gruppo classe o a gruppi circoscritti di alunni della classe, integrando tali attività in modalità asincrona a completamento dell’orario, sulla base di quanto previsto nel Piano DI. Naturalmente rimangono in vigore tutte le norme legali relative all’utilizzo dei videoterminali“.
Il Ministero ha inoltre garantito il sostegno al lavoro dei supplenti che non dispongono della card per le spese in strumentazione tecnologica per la DDI, e lo stanziamento delle risorse finanziarie per implementare la connettività delle scuole anche attraverso la dotazione di una piattaforma per la didattica digitale accessibile gratuitamente alle studentesse, agli studenti e al personale.