Il ministro Profumo, infatti, dovrebbe sapere che la scuola ha già dato molto, direi troppo, è non è il caso di chiedere ulteriori vergognosi sacrifici. Soprattutto quando si presentano come uno stravolgimento del contratto, nello stesso anno in cui non sono stati pagati gli scatti e molti insegnanti si sono visti scippare la pensione. Non siamo assolutamente disponibili a votare ulteriori tagli e misure che disattendono i legittimi diritti degli insegnanti e le aspettative di migliaia di giovani che da anni aspirano inutilmente all’insegnamento.
Non è possibile che ancora una volta si cerchi di fare cassa sulle spalle di chi ha dato tutto in questi anni. Per questo, se le anticipazioni dovessero essere trovare un riscontro nella realtà, in aula il ddl dovrà essere modificato dal parlamento. L’esecutivo sappia che per noi democratici i cambiamenti del provvedimento oltre ad essere necessari saranno imprescindibili.
Sia chiaro il fatto che noi del Pd non accetteremo più alcun taglio all’istruzione e continueremo a batterci per reperire nuove risorse, non solo per difendere ma per potenziare la scuola pubblica.
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