Dopo il Pd, anche altri partiti che sostengono il Governo di Mario Monti stanno prendendo una posizione fortemente negativa sulla volontà del Governo di portare a 24 ore l’orario di lezioni settimanali di tutti i docenti italiani. Con il passare dei giorni, probabilmente anche a seguito dei giudizi pesanti espressi da diretti interessati, sindacati e associazioni di categoria, diversi rappresentanti parlamentari sembrano voler mettere le mani avanti. E fanno intendere che sono pronti a votare contro questa Legge di Stabilità, in particolare contro l’art. 3.
“Il ministro Profumo – ha detto con toni perentori il vice coordinatore di Futuro e Libertà, Fabio Granata – blocchi immediatamente questa folle idea sul prolungamento dell’orario dei docenti, determinerebbe il corto circuito definitivo e il disastro della scuola italiana. Su questo chiederei a Fini di lasciare la maggioranza che sostiene il Governo“.
Granata appare molto informato sulle questioni scolastiche. E nel prefigurare gli esiti del provvedimento estendi ore d’insegnamento, propone una metafora molto forte. “Con gli stipendi tra i più bassi del mondo, questa folle idea – avverte il parlamentare – espellerebbe migliaia di professori precari e renderebbe inutile il concorso in via di svolgimento: sono curioso di capire chi può concepire proposte simili, autentiche polpette avvelenate per il Ministro e per la scuola pubblica italiana“.
A questa domanda, a chi ricondurre l’idea geniale di aumentare in un colpo solo e senza preavviso del 25% l’orario di lavoro dei docenti, il ministro Profumo farebbe davvero bene a rispondere: si tratta, infatti, di un assist unico per riuscire a “smarcarsi” da quell’impopolarità che negli ultimi giorni lo ha investito proprio a seguito della pubblicazione della bozza di legge.