Lo scioperò durerà l’intera giornata, che cadrà di sabato. Prevista anche una manifestazione nazionale a Roma, preceduta da un nutrito pacchetto di iniziative che prevedono immediata sospensione delle attività non obbligatorie svolte nelle scuole dal personale docente e Ata; assemblee in orario di servizio che si terranno contemporaneamente in tutte le scuole il 13 novembre; richiesta di incontro con i segretari dei partiti della maggioranza per chiedere la cancellazione dal testo del ddl stabilità delle misure che, stravolgendo unilateralmente il contratto di lavoro, determinerebbero un forte aumento dell`orario di servizio dei docenti abbassandone di fatto le retribuzioni; presìdi presso le sedi politiche e parlamentari; sospensione delle relazioni sindacali col Ministero dell`Istruzione.
Quella del riconoscimento dell`anno 2011 ai fini delle progressioni economiche e di carriera, spiegano i sindacati, è la motivazione iniziale dello sciopero, a cui si sono aggiunte le misure contenute nel disegno di legge di stabilità, nei confronti delle quali è netto il dissenso delle quattro organizzazioni che, insieme, avevano a suo tempo rivendicato e ottenuto l`intesa per il graduale recupero delle anzianità ‘tagliate’ dalla manovra economica dell`estate 2010.
Nel comunicato unitario i sindacati inoltre annunciano “la sospensione delle relazioni sindacali col Ministero, che per l`inaffidabilità della controparte rischiano spesso di rivelarsi inconcludenti, è stata decisa per rimarcare in modo forte la denuncia delle pesanti invasioni di campo su materie contrattuali e la perdurante latitanza del Governo, che ha fin qui impedito l`avvio della trattativa all`Aran per il recupero delle progressioni economiche”.
Domani sarà diffuso un documento che i segretari generali stanno predisponendo per una più articolata illustrazione delle motivazioni di un`azione sindacale che, assumendone il forte disagio e l`indignazione, punta a raccogliere ed esprimere la più vasta unità della categoria.
I sindacati indicono lo sciopero per il 24 novembre
Nessun ripensamento: Cisl Scuola, Uil Scuola, Snals-Confsal e Gilda-Fgu hanno proclamato lo sciopero. Nel corso della programmata riunione del 15 ottobre, a seguito del mancato tentativo di conciliazione sullo sblocco degli scatti di anzianità (ma anche per i provvedimenti peggiorativi per i docenti contenuti nella Legge di Stabilità), hanno deciso di chiedere al personale di fermarsi per il prossimo 24 novembre.