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Haiti, l’istruzione torna lentamente verso la normalità

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A distanza di due anni da un terremoto disastroso, Haiti cerca di far tornare sempre più bambini a scuola. Lo fa inaugurando 14 aule supplementari nella scuola Sos di Santo, a Port-au-Prince, grazie alle quali altri 490 studenti avranno la possibilità di frequentare le lezioni.
Le nuove classi, parte del programma di ricostruzione e ristrutturazione realizzato da SOS Villaggi dei Bambini dopo il terremoto del 2010 e costruite grazie al finanziamento del ministero tedesco per la cooperazione e lo sviluppo economico, fanno salire a 1.330 il numero di studenti che, a Santo, potranno accedere a un`istruzione primaria e secondaria di qualità.
Già a febbraio, SOS Villaggi dei Bambini aveva ristrutturato e restituito alla comunità una delle scuole distrutte durante il sisma. Scuola inizialmente costruita e gestita dai membri della comunità per consentire ai loro figli di frequentare l’istruzione primaria.
Questa scuola oggi si rivolge a 500 bambini, grazie a lezioni distribuite su due turni.
Nelle prossime settimane saranno inaugurate altre 4 scuole pubbliche nelle comunità di Sudre, Guilgaud, Tellier e Leger, nella remota regione meridionale di Haiti, realizzate in collaborazione con il Ministero della Pubblica Istruzione haitiano. Mentre a novembre è previsto l`inizio dei lavori per la costruzione di una Scuola SOS a Les Cayes, che garantirà l`istruzione a 500 bambini e ragazzi.
“Prima del terremoto, la situazione scolastica era terribile. La maggior parte delle scuole erano private e molte famiglie non potevano permettersi di pagare le rette. Non esistevano programmi didattici comuni e il livello di formazione del personale docente era molto basso”, afferma franco Muzio, Direttore di SOS Villaggi dei Bambini Italia. “Per questo motivo, oltre alla ristrutturazione e alla costruzione, SOS Villaggi dei Bambini svilupperà anche programmi di formazione degli insegnanti, che realizzeremo in collaborazione con l’Università di Quisqueya e con il CAFT (Centre d’Accompagnement et de Formation pour la Transformation), con l`obiettivo – conclude Muzio – di modernizzare l’approccio pedagogico”.