“L’allungamento dell’orario di lezione per gli insegnanti, dalle attuali 18 a 24 ore, è una stangata pazzesca per il sistema scolastico italiano: questo provvedimento significa lasciare letteralmente a spasso migliaia di precari, 30mila secondo i sindacati” ha affermato Paolo Ferrero, segretario nazionale di Rifondazione comunista-FdS, che ha aggiunto: “noi stimiamo che potranno essere ancora di più i docenti precari penalizzati da questa manovra contenuta nella legge di stabilità. Ricordiamo che gli insegnanti italiani vengono pagati meno di tutti i loro colleghi in Europa e fanno lo stesso orario di lavoro. Allungarne l’orario (per giunta senza aumentare gli stipendi) vuol dire peggiorare le condizioni di tutta la scuola, si danneggiano i lavoratori, si licenziano i precari che non potranno più fare le supplenze e si peggiora il sistema per tutti gli studenti”.
“È la ‘cura greca’ di Profumo: i ‘tecnici’ nemmeno di scuola capiscono nulla, è evidente che a loro interessa solo tagliare il welfare state. Noi pensiamo che questo provvedimento vada ritirato, senza se e senza ma”, ha concluso Ferrero.