“Il personale della scuola è in cima alle priorità dei vaccini e anche gli studenti delle scuole superiori che hanno una grande possibilità di trasmissione del virus“, così Agostino Miozzo, coordinatore del Comitato tecnico-scientifico, durante l’audizione in Commissione Cultura della Camera, il 2 dicembre.
Dopo il lungo esordio e i successivi interventi dei parlamentari componenti la Commissione, Miozzo ha ripreso la parola, dichiarando che il Cts è un comitato di 26 esperti e scienziati di settore epidemiologico, di disastri ambientali, ecc. che analizza dei quesiti e risponde con argomentazioni squisitamente tecnici e sanitarie.
“Il Covid 19 non è un’emergenza sanitaria, ma globale che riguarda anche i rapporti umani. I dati – ha continuato – vengono forniti dall’Istituto superiore di Sanità, il Cts non ha un proprio istituto di ricerca e allo stato attuale 20.000 casi al giorno non consentono un’analisi approfondita dei dati“.
Su un’osservazione dell’on. Sasso sulla mancanza di dati precisi della pandemia nella scuola, Miozzo ha risposto: “non ho mai giocato sulla pelle dei ragazzi e dei lavoratori della scuola, sono un medico e non un politico”.
Il Coordinatore ha affermato anche che: “la DDI (didattica digitale integrata) è un metodo di insegnamento intelligente, ma non può essere la sostituzione dell’attività didattica può essere utilizzata solo in ambito emergenziale. Bisogna rafforzare il presidio scolastico che è stato perso nella memoria del sistema dell’istruzione. Distribuiti ogni giorno gratuitamente sul territorio 11 milioni di mascherine”.
Agostino Miozzo ha concluso dichiarando: “da marzo a maggio l’aggregazione scolastica non consentiva la presenza nelle classi, ma oggi, anche se nessuno può sostenere di poter aprire in sicurezza, bisogna intervenire per rientrare nelle aule“.