![Indire](https://www.tecnicadellascuola.it/wp-content/uploads/2020/09/indire-300x194.jpg)
Il tempo trascorso in DaD durante il lockdown è stato inferiore
a quello della normale didattica in presenza. Questo è uno dei dati che emerge dal Report integrativo relativo all’indagine sulle pratiche didattiche durante il lockdown, che va a completare l’analisi Indire del precedente report pubblicato la scorsa estate.
I docenti che hanno risposto all’indagine (oltre 3.700) hanno svolto in media nelle loro classi circa 8 ore di didattica a distanza settimanale.
Analizzando il dato per ordine di scuola, si rileva che sono i docenti della scuola primaria ad avere dedicato alla didattica un numero maggiore di ore.
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Nella scuola secondaria di primo grado, invece, le discipline con il maggior numero di ore di lezione risultano le discipline umanistiche e scientifiche di base: italiano, storia e geografia (11 ore), matematica (9 ore). La disciplina con il numero inferiore di ore è tecnologia (4 ore).
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Nella scuola secondaria di secondo grado, data l’elevata parcellizzazione disciplinare del curricolo nei vari ordini di scuola, si è ritenuto opportuno focalizzare l’attenzione sulle discipline comuni a tutti gli indirizzi: discipline letterarie (11 ore) e matematica (6 ore).
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La diminuzione delle ore di lezione per singola disciplina ha ovviamente causato anche l’impossibilità di completare il programma previsto.
In particolare, si registra una riduzione dei contenuti per il 5,7% nella scuola dell’infanzia, il 16,9% nella scuola primaria, il 10,3% nella scuola secondaria di primo grado e il 17,2% nella scuola secondaria di secondo grado.