“Dobbiamo ripartire con la didattica al distanza almeno al 50% per le scuole superiori di secondo grado, con il massimo di flessibilità”: l’annuncio è del premier Giuseppe Conte, che in questo modo avalla i cambiamenti orari su cui stanno realizzando le prefetture assieme agli organi coinvolti. Ma riduce anche dal 75% (come previsto dal Dpcm del 3 dicembre scorso) al 50% la percentuale di studenti che si recheranno a scuola per assistere alle lezioni in presenza.
Servono “soluzioni flessibili”
Durante un’intervista rilasciata a ‘Porta a porta’, il presidente del Consiglio ha detto che “con le prefetture a livello provinciale c’è un tavolo dei ministri da giorni per coordinarsi e trovare soluzioni flessibili” per il ritorno in classe degli studenti della secondaria di secondo grado per il prossimo 7 gennaio.
“Evitare criticità sui trasporti”
“Ho raccomandato perché ci sia un’apertura differenziata scuola per scuola, paese per paese. Nel segno della flessibilità: è l’unica possibilità che abbiamo per evitare criticità che si concentrano anche sui trasporti”, ha concluso il premier.