Tullio De Mauro, uno dei più noti linguisti italiani, è stato nominato, martedì 25 aprile, ministro per la Pubblica Istruzione nel nuovo Governo Amato. Da Berlinguer a De Mauro non ci si allontana dal campo universitario. L’illustre linguista è, infatti, docente di filosofia del linguaggio all’Università La Sapienza di Roma.
Nato a Torre Annunziata (NA) nel 1932, De Mauro è autore di diversi testi, fra i più noti: "Trattato di linguistica generale", "Introduzione alla semantica", "Storia linguistica dell’Italia unita", "Guida all’uso delle parole". Ha, inoltre, tradotto gli scritti del padre delle discipline linguistiche, Ferdinand De Saussure ed ha collaborato con giornali e televisione.
Il passaggio della poltrona di Viale Trastevere sembra essere stato "indolore" considerato il fatto che De Mauro ha fatto parte della "commissione dei saggi" nominata da Berlinguer per la riforma della scuola. Le sue idee innovatrici nel campo scolastico sono note a tutti. Tullio De Mauro è conosciuto per l’importanza che dà al linguaggio: "la chiarezza del linguaggio favorisce la democrazia di un popolo" ha sempre sostenuto. E’ stato, inoltre, l’autore della sfida, lanciata durante il governo Prodi, sull’educazione per gli adulti; della proposta per l’elevazione della scuola dell’obbligo a 18 anni. E ancora, ha avvertito da tempo l’esigenza di una formazione dei docenti e la necessità di equiparare il loro stipendio a quello degli altri Paesi europei: "i docenti italiani – ha affermato il neo Ministro – sono i meno pagati del mondo".
Al neo Ministro, da parte della redazione de "La Tecnica della Scuola" gli auguri di buon lavoro.