La ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina difende con le unghie la decisione presa la scorsa estate, nel mese di luglio, di fare acquistare alle scuole oltre 400 mila banchi monoposto con le rotelle sottostanti. Parlando con i giornalisti, durante una visita non programmata agli Uffizi di Firenze, riaperti al pubblico nella stessa giornata, la titolare del MI ha ribadito il concetto: “L’ho detto tante volte, lo ripeto, non vorrei sembrare noiosa, sui banchi a rotelle si è fatta una polemica molto stucchevole. Io ricordo nel 2015 Piero Angela faceva vedere le scuole più innovative del Paese e c’erano i banchi che poi volgarmente sono i ‘banchi con le rotelle’ ma sono banchi che permettono di lavorare in gruppo e permettono un approccio alla didattica diverso“.
Li hanno scelti i presidi
La ministra dell’Istruzione ha tenuto a dire che con questa decisione è stato “permesso ai nostri dirigenti scolastici di scegliere quali banchi volevano: 400 mila sono le sedute innovative e 2 milioni sono banchi tradizionali”.
Secondo Azzolina quello dell’acquisto dei banchi innovativi “è un patrimonio che rimarrà strutturalmente nelle scuole”.
Una didattica in certi casi già praticata
“Ieri leggevo un altro articolo del ‘Corriere della sera’ del 2018 – ha aggiunto Azzolina – in cui un maestro faceva vedere come nella sua scuola c’erano questi banchi che permettevano ai bambini di lavorare in gruppo”.
Inoltre, Azzolina si sofferma su un dato che in ogni caso è oggettivo: “i 2,4 milioni di banchi comprati hanno permesso il rinnovo degli arredi”, andando a sostituire dei banchi logori che stavano nelle nostre scuole da decenni.