Pier Luigi Lopalco, epidemiologo e assessore alla Sanità della Regione Puglia, commentando il ‘cambio di colore’ previsto da lunedì, che porterà la maggior parte delle Regioni italiane in zona gialla, con solo 5 in arancione, ha detto all’Adnkronos Salute: “Le misure di un’Italia quasi ‘tutta gialla’, in pieno inverno e con questo livello di circolazione virale, non sono sufficienti. Io credo che in questo momento stiamo facendo un errore ad allentare la presa. Sono preoccupato”.
Sebbene il Governo, dice ancora Lopalco “sembra avere tutte le buone intenzioni di mantenere una certa fermezza, aumentando per esempio le soglie per passare da un ‘colore’ all’altro. Noi però abbiamo visto che le misure più restrittive hanno avuto vantaggi nel contrasto alla pandemia. Temo che l’allentamento possa riportarci di nuovo indietro”. Con questo principio, infatti, “rischiamo di ricominciare a rincorrere l’aumento dei casi, seguendo la corsa del virus invece di anticiparlo”.
Sulla stessa linea, sebbene attendista, anche Andrea Crisanti, direttore del Laboratorio di Microbiologia e Virologia dell’Azienda ospedaliera di Padova e docente di Microbiologia, per il quale, allargando così le maglie della zona gialla, non verrà alzata nessuna barriera alla trasmissione del virus. Per lui gli “effetti ci diranno se è stato un errore o meno”
L’Italia quasi tutta zona gialla, ha detto Crisanti, “è una delle fasi di questo ‘stop and go’, di cui vedremo gli effetti. Effetti che ci diranno se è stato un errore o meno, dal momento che le regioni in giallo, come si è già visto, non offrono nessuna barriera alla trasmissione. Staremo a vedere”.