Al question time alla Camera il ministro Francesco Profumo ha annunciato delle novità relativamente ai test per accedere alle facoltà a numero chiuso. Si andrebbe infatti verso la graduatoria unica che, introdotta gradualmente, servirebbe però a dare più giustizia valutativa.
Oggi ogni singolo ateneo dà una valutazione autonoma delle prove e un voto che in una facoltà consente di accedere al primo anno mentre in un’altra non è sufficiente. In alcuni casi accade che non vengano ammessi ai corsi di laurea candidati che hanno conseguito un punteggio superiore rispetto a quello che risulta sufficiente in atenei di altre città.
Dal 2012-2013 l’assegnazione degli studenti al corso e alla sede richiesti avviene seguendo l’ordine di merito della graduatoria formata a livello di sede aggregata, localmente. La novità del ministro, che dovrebbe essere introdotta dal settembre 2014, prevede un punteggio determinato dal ministero per tutti i candidati con la stessa procedura, “escludendo, così, il rischio di una diversa valutazione della prova”. Successivamente, dovrebbe essere introdotta una vera e propria graduatoria unica nazionale. La gradualità dell’introduzione della nuova procedura selettiva, ha detto ancora il ministro, è necessaria “perché richiederebbe tempi più lunghi che devono essere resi compatibili con l’inizio delle lezioni”.
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