Dura presa posizione dell’Anief contro l’organizzazione del concorso a cattedra: secondo il sindacato autonomo “si dimostra ogni giorno sempre più improvvisata” e “il Miur è sempre più nel pallone”. La reazione è giunta dopo che lo stesso Miur avevano messo in dubbio la validità delle sedi scolastiche dove gli oltre 320mila candidati dovranno recarsi il giorno della prova preselettiva. Viale Trastevera ha infatti annunciato che “il calendario della prova preselettiva potrebbe subire delle modifiche per sopraggiunta indisponibilità delle aule o per cause di forza maggiore legate all’organizzazione della prova medesima” e che pertanto si invitano “i candidati a voler controllare il calendario fino alla data prevista per lo svolgimento della prova”.
L’Anief ha fatto notare che, oltre questa comunicazione, peraltro in serata parzialmente smentita dallo stesso Miur, “già fioccano le prime critiche su alcuni quesiti dei test preselettivi, che non sarebbero impeccabili come aveva promesso il Miur. Come se non bastasse, sempre il Ministero dell’Istruzione non ha ancora dato indicazioni ai ricorrenti che hanno ottenuto, anche grazie all’Anief, il provvedimento cautelare dal Tar che permette loro di essere ammessi a svolgere la prova del 17 o del 18 dicembre”.
Secondo Marcello Pacifico, presidente dell’Anief, quanto sta accadendo “dimostra ancora una volta il dilettantismo del Miur nella gestione di questa prova concorsuale. La prova è nell’ammissione di queste ultime ore dei dirigenti ministeriali di non essere stati in grado di garantire l’ordinario svolgimento della selezione nelle sedi indicate da due settimane. Ma anche nelle segnalazioni di possibili errori all’interno dei quei quesiti che il Ministero si ostina a pubblicare senza risposta esatta”.
La conclusione di Pacifico è pesantissimo. “È evidente che dopo i proclami di fine estate, attraverso cui il ministro Profumo annunciava con fierezza il ritorno di un concorso a cattedra sulla base di regole trasparenti, modalità innovative e bassi costi, la realtà smentisce i buoni propositi: è evidente a tutti che a dieci giorni dalle prove preselettive – conclude il presidente dell’Anief – , il clima è già avvelenato dalla presenza di antichi vizi e troppe omissioni”.
Insomma, all’orizzonte si profila un’altra stagione di polemiche su un concorso organizzato dal Miur. A meno che il dicastero dell’Istruzione non riesca nell’impresa di smentire tutti coloro che oggi avanzano dei dubbi.