Non sono solo i ragazzi italiani ad essere pigri ed utilizzare i mezzi di trasporto classici per andare a scuola. Anche quelli d’Oltremanica non sono da meno. Secondo le ultime statistiche nazionali, il rapporto tra britannici e bicicletta, non sono incoraggianti. Solo il 2,2% delle persone usa la bicicletta come mezzo di trasporto e appena il 2% dei ragazzi inglesi va a scuola pedalando. Il dato fa ancora più scalpore quando si scopre che, invece, il 40% dei danesi e il 20% degli svedesi usa abitualmente le due ruote senza motore. Inoltre, dato non trascurabile, in Gran Bretagna sembrano andare in bicicletta soltanto gli uomini (siamo più o meno al 75%). Un’indicazione che, soprattutto per un Paese dove il tasso di obesità rimane decisamente alto, deve far riflettere e porre dei quesiti sul cosa fare per aiutare la cittadinanza ad essere meno sedentaria.
Alla luce di questi dati e dopo la grande campagna ‘salva-ciclisti’ guidata nei mesi scorsi dal Times, una specifica commissione di inchiesta parlamentare inizierà già nei prossimi giorni i lavori per definire un piano per il rilancio della mobilità su due ruote (senza motore) nel Paese.
Ma non solo. La commissione di inchiesta multipartito dovrà cercare di definire un articolato piano di infrastrutture, incentivi e altre misure per rilanciare la mobilità ‘verde’ su due ruote. Ian Austin, deputato laburista tra i più impegnati sul fronte della difesa dei ciclisti, spiega: “vogliamo un rapporto dettagliato corredato da alcune semplici e chiare raccomandazioni, una serie di condizioni da sottoporre alle forze politiche e di misure su cui tutti possano trovarsi d’accordo. Tra gli obbiettivi c’è anche quello di fare in modo che le leadership dei singoli partiti si pronuncino con precisi impegni su questo tema alla vigilia delle prossimi elezioni”.
Alla luce di questi dati e dopo la grande campagna ‘salva-ciclisti’ guidata nei mesi scorsi dal Times, una specifica commissione di inchiesta parlamentare inizierà già nei prossimi giorni i lavori per definire un piano per il rilancio della mobilità su due ruote (senza motore) nel Paese.
Ma non solo. La commissione di inchiesta multipartito dovrà cercare di definire un articolato piano di infrastrutture, incentivi e altre misure per rilanciare la mobilità ‘verde’ su due ruote. Ian Austin, deputato laburista tra i più impegnati sul fronte della difesa dei ciclisti, spiega: “vogliamo un rapporto dettagliato corredato da alcune semplici e chiare raccomandazioni, una serie di condizioni da sottoporre alle forze politiche e di misure su cui tutti possano trovarsi d’accordo. Tra gli obbiettivi c’è anche quello di fare in modo che le leadership dei singoli partiti si pronuncino con precisi impegni su questo tema alla vigilia delle prossimi elezioni”.
E in Italia? Perché nessuno parla delle due ruote che tanto hanno fatto sognare i nostri nonni?