Da lunedì l’Italia dovrebbe cambiare colore. Sempre più saranno le Regioni rosse e quelle che da gialle passeranno ad arancione.
Ma cosa cambia, in sostanza, per la scuola?
Le regole per la zona rossa sono dettate dal Capo V del Dpcm 2 marzo 2021, quello attualmente in vigore.
Nello specifico, è l’art. 43 ad occuparsi di Istituzioni scolastiche, prevedendo la sospensione delle attività in presenza dei servizi educativi dell’infanzia e delle attività didattiche delle scuole di ogni ordine e grado, che si svolgeranno dunque esclusivamente con modalità a distanza.
Resta salva la possibilità di svolgere attività in presenza qualora sia necessario l’uso di laboratori o in ragione di mantenere una relazione educativa che realizzi l’effettiva inclusione scolastica degli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali, garantendo comunque il collegamento on line con gli alunni della classe che sono in didattica digitale integrata.
Sospensione della presenza anche in zone gialle e arancioni
Ma la sospensione delle attività didattiche in presenza può riguardare anche le zone gialle o arancioni. Infatti, lo stesso decreto prevede che i Presidenti delle regioni potranno disporre la sospensione dell’attività scolastica:
- nelle aree in cui abbiano adottato misure più stringenti per via della gravità delle varianti;
- nelle zone in cui vi siano più di 250 contagi ogni 100mila abitanti nell’arco di 7 giorni;
- nel caso di una eccezionale situazione di peggioramento del quadro epidemiologico.
È il caso, ad esempio, del Piemonte che, pur essendo in zona arancione, nelle aree definite a maggior rischio (fascia 1) ha ordinato la chiusura di tutte le scuole.