Sono una docente a t.d. di Roma. Ho svolto gli anni di precariato insegnando nella scuola Montessori, lavorando con alunni con problematiche gravi di ogni tipo. Il mio background era necessario prima di potere esprimere le mie contrarietà rispetto alla decisione di mandare in presenza alunni con difficoltà, in un periodo di emergenza come questo.
Essendo in zona rossa credo che la scopo principale sia quello di bloccare l’epidemia, ciò non sarebbe possibile permettendo che un anche un solo alunno venga a scuola, a causa dei numerosissimi contatti che ciò prevede. Posso testimoniare che ho perso due persone che conoscevo bene con questo virus e che il covid non lascia scampo, se prende in forma grave e in forma lieve lascia segni da prendere in seria considerazione.
Per quello che riguarda l’aspetto educativo-didattico, vorrei ricordare che il gruppo-classe è la forza e l’insieme degli elementi trainanti che stimolano bambini h, bes, dsa ed ogni altro tipo di problematica relativa all’apprendimento. Chiedo scusa, ma mi sembra una forte contraddizione questa nota.
Grazie per avermi dato la possibilità di esprimermi.
Carla Fiorillo