Dopo mesi di sacrifici, la Gran Bretagna comincia a rivedere la luce. Le restrizioni pian piano allentano e da oggi gli inglesi saranno un po’ più liberi, potranno infatti uscire di casa, incontrarsi all’aperto, ma massimo in gruppi di sei o in due nuclei familiari, e senza stringersi, ma mantenendo la distanza di sicurezza di due metri. Per illustrare le nuove regole ai cittadini, il governo ha lanciato una campagna di informazione a cura di alcuni psicologi.
Tornerà la possibilità di fare sport all’aperto. Qualche giorno in più per i negozi, come per pub e ristoranti che riapriranno dal 12 aprile ma che potranno servire solo all’aperto.
Dopo quasi tre mesi di lockdown duro, il Regno Unito può godersi un andamento vivibile. Con meno di 4mila contagi al giorno e solo 19 decessi in un giorno, zero a Londra per la prima volta, si può dire che le misure abbiano avuto effetto. Limitazioni anche per chi prova a lasciare i confini senza motivi di urgenza (multa di 5mila sterline). La vaccinazione è proseguita spedita con oltre 30 milioni di persone adulte già coinvolte nella prima fase, e 3 milioni e mezzo che hanno fatto il richiamo.
Scuole aperte
Le scuole sono tutte nuovamente aperte dall’8 marzo. Gli istituti scolastici non hanno mai chiuso del tutto (sono rimaste aperte ad esempio per i figli dei lavoratori “essenziali”). Per gli scienziati che hanno affiancato il governo, le scuole non rappresentano focolaio di contagio. Lo stesso governo presieduto da Johnson ha sempre considerato la chiusura delle scuole come un grave danno non solo all’istruzione dei più giovani, ma anche un grave danno all’economia del Regno.