E così, con l‘Ordinanza Ministeriale n. 159 del 17 maggio 2021, composta di tre pagine, nella quale le righe importanti sono 5, quelle finali (In ragione della perdurante emergenza pandemica, per l’anno scolastico 2020-2021 i dirigenti preposti agli Uffici scolastici regionali sono autorizzati a prevedere la conclusione degli scrutini finali per le classi delle istituzioni scolastiche statali e paritarie del primo e secondo ciclo di istruzione entro il termine delle lezioni fissato dai calendari delle Regioni e delle Province autonome, fermo restando l’avvio degli stessi non prima del 1° giugno 2021) il Miur e il suo ministro Bianchi ha dato l’ultimo colpo definitivo a studenti e studentesse delle scuole superiori.
Non capisco perché la motivazione è “in ragione della perdurante emergenza pandemica”: se gli scrutini, che se non erro verranno effettuati on line, venivano svolti dopo queste date, improvvisamente la pandemia riprendeva fiato?
Dopo un anno vissuto così, durante il quale gli studenti e le studentesse hanno vissuto “pericolosamente”, tra settimane in presenza e in DAD, più spesso in DAD, con cambiamenti ogni settimana (c’è scuola, non c’è scuola, la prima viene, la seconda e la terza stanno a casa, i ragazzi e le ragazze di quinta possono andare in classe, i laboratori si fanno ma solo metà alunni, i BES possono esserci, anche i DSA, anche i disabili, da soli, anzi no, li mettiamo in una classe insieme come le classi differenziali), in percentuali di presenza che partivano dal 25% al 75%, settimane durante le quali il 90% dei docenti ha svolto le spiegazioni a distanza e le verifiche in presenza, affermando tranquillamente che la verifica in DAD vale meno di quella in presenza, perché copiano (e sarà pure vero), come se fosse la medesima cosa, si suggeriscono (sarà pure vero), non capisco perché il Ministro abbia preso questa decisione.
In questo modo, si andranno a togliere ai ragazzi quelle ultime piccolissime possibilità di recupero di materie, e in questi ultimi 12 giorni dalla fine della scuola, ci sarà la rincorsa alle ultime verifiche. Sempre se saranno 12, perché tutti gli scrutini non si potranno fare il 5 giugno (data ultima di scuola nella mia regione, il Veneto). Oppure improvvisamente fioccheranno voti che non si sa da dove son venuti.
Tutto questo durante un anno nel quale moltissime voci autorevoli si sono alzate ad avvertire della difficoltà che gli studenti e le studentesse stanno percependo, e con i dati che emergono quotidianamente di abbandono scolastico, molto maggiore rispetto allo scorso anno.
Complimenti, Ministro, probabilmente l’abbandono verrà incrementato, in tal modo. Poi organizzerete corsi estivi di recupero, o darete mandato agli psicologi di aiutare i ragazzi “dispersi”.
Monica Buson