Ma quale superamento del precariato! Rossano Sasso, sottosegretario del ministero dell’Istruzione, è deluso: sostiene che il Decreto Sostegni Bis non è risolutivo del precariato storico. “Se la parte che riguarda la scuola della bozza del Decreto Sostegni-bis dovesse essere confermata, non posso che esprimere tutta la mia disapprovazione”, taglia corto il leghista.
Precari ignorati
“Per carità – spiega ancora – vanno bene i finanziamenti alle scuole e agli enti locali, sono sacrosante le assunzioni per i vincitori dei vecchi concorsi e per talune categorie di insegnanti che aspettavano da tempo. Ma il problema del precariato storico è stato praticamente ignorato”.
Il sottosegretario all’Istruzione spiega perché: “Non è possibile limitarsi alla prima fascia delle GPS e non è possibile limitare le stabilizzazioni solo a poche migliaia di unità senza peraltro prevedere alcun percorso abilitante. Questo provvedimento va assolutamente emendato in Aula, così proprio non ci siamo”, dice Sasso.
Disco rosso per il ddl Pittoni
Il sottosegretario punta quindi il dito con il Movimento 5 Stelle, reo di aver contrastato il progetto di legge che avrebbe voluto portare in cattedra, con il ddl Pittoni n. 1920, anche i precari inseriti nelle fasce meno importanti.
“Il M5s – dichiara Sasso – forte di numeri che oggi possiede solo in Parlamento e non nel Paese, continua a tenere in ostaggio oltre 150.000 lavoratori precari della scuola, opponendosi alle proposte della Lega e del centrodestra grazie anche al silenzio-assenso del PD”.
L’appello a Draghi
Sasso, quindi, si rivolge “al presidente Draghi: in questo modo noi non avremo le cattedre occupate a settembre, ma avremo una valanga di supplenti e una soluzione che era alla portata di tutti sarà rinviata per l’ennesima volta”.
“La Lega presenterà importanti emendamenti: ci appelliamo fin da subito a tutti i parlamentari e alle organizzazioni sindacali affinché si raggiunga una soluzione reale e condivisa”, conclude il leghista.