Sono un docente di 48 anni; ho deciso di scrivervi per raccontarvi la mia esperienza con il vaccino astrazeneca sperando di essere di aiuto a chi magari si è trovato nella mia stessa situazione.
Premesso che ero e tuttora sono un convinto sostenitore dei vaccini come unica arma anti covid, vi voglio comunque raccontare la mia storia e l’efficacia che ha avuto su di me il tanto discusso vaccino astrazeneca.
Il 4 marzo ho effettuato la prima dose; ero emozionatissimo e non mi sembrava vero che fosse arrivato un momento tanto atteso. In quella data (15 giorni dopo era già cambiato tutto) il vaccino astrazeneca era destinato a quelli, come me, che avevano meno di 60 anni. Nonostante già si sapesse della sua minore efficacia rispetto ai vaccini ad mrna ero comunque felicissimo di potermi vaccinare.
40 giorni dopo decido di effettuare (a mie spese) un test sierologico per vedere quanti anticorpi avevo prodotto e il test ha dato come risultato un valore di IGG contro la proteina spike di 21,5 (il minimo per risulatare positivi è 10).
Quello che è successo con astrazeneca poco dopo il 4 marzo (rare trombosi e spostamento del vaccino agli over 60) è di dominio pubblico quindi è inutile che vi annoi su una cosa che già sapete.
Il 23 maggio mi presento per ricevere la seconda dose di vaccino; in quella data già molti paesi europei avevano limitato se non addiruttura sostituito il vaccino astrazeneca almeno per le persone della mia età (under 60) sia per le prime che per le seconde dosi così quel giorno chiedo di affettuare la seconda dose con un vaccino diverso da astrazeneca non tanto perchè temevo gli effetti avversi (che sono comunque rari) ma per il motivo che tutti gli studi scientifici mettevano in evidenza la minor efficacia di astrazeneca rispetto ai vaccini ad mrna (pfizer/moderna) soprattuto contro le varianti.
La possibilità di cambiare vaccino mi viene negata perché alla data del 23 maggio il governo italiano (a differenza di molti altri stati europei) non permetteva di farlo (verrà permesso, anzi “obbligato” solo 12 giorni dopo) e cosi decido comunque di fare la seconda dose di nuovo con astrazeneca.
Il 30 giugno, a distanza di 40 giorni dalla seconda dose, decido di fare (a mie spese) un secondo test sierologico per vedere di quanto si era alzato il valore dei miei anticorpi rispetto al primo test e, con enorme sorpresa, leggo che il test ha dato un valore IGG contro la proteina spike pari a 12 (ricordo che il minimo è 10); non solo con la seconda dose gli anticorpi non sono aumentati ma si sono addirittura quasi dimezzati raggiungendo un livello bassissimo; è come se non avessi fatto per niente la seconda dose.
Li per li ho pensato di tutto; mi sono venuti un sacco di dubbi e mi sono posto parecchie domande: “e se il lotto della seconda dose (lotto abx3507) fosse stato difettoso?”; “ci sarà stato un errore umano per cui il vaccino non è stato diluito bene?”; “mi avranno iniettato per errore una semplice fisiologica?”.
Poi ai dubbi è sopraggiunta la rabbia; rabbia per essere stato “incastrato” a fare astrazeneca di cui non avrei dovuto fare nè la prima nè tantomento la seconda dose; rabbia perchè ciò che chiedevo e mi è stato negato (mix vaccinale) è stato poi autorizzato solo pochi giorni dopo; rabbia perchè un cosa del genere è successa proprio a me che ho sempre creduto nei vaccini e sono corso a farlo non appena me ne hanno data la possibilità; rabbia perchè non è possibile segnalare all’aifa nè ad altri enti la mancanza di efficacia di un vaccino (è possibile segnalere solo gli effetti collaterali).
Infine è sopraggiunto lo sconforto; sconforto per essere consapevole, visto il bassissimo numero di anticorpi, di correre lo stesso rischio di prendere il covid (magari in forma grave) di una persona non vaccinata (che magari non si è vaccinata per scelta); sconforto perchè il governo non mi darà mai la possibilità di rifare la seconda dose oppure me la darà quando sarà ormai troppo tardi; sconforto perchè sono un insegnante e probabilmente a settembre (al rientro in classe) non avrò più anticorpi e sarò esposto come tutti i non vaccinati al rischio covid, dovendo stare a contatto con molti alunni che difficilemente si saranno vaccinati; sconforto perchè ho fatto tanto per vaccinarmi e adesso mi ritrovo, punto e a capo, quasi come se non lo fossi e a soli 40 giorni dalla vaccinazione completa.
La beffa finale è che mi è arrivato pure il green pass della durata di nove mesi come se avessi una copertura vaccinale addirittura fino a fine febbraio quando invece già adesso non la ho quasi più.
Mi scuso per il lungo sfogo.
Lettera firmata