Tutto spostato alla prossima settimana; salta pure la cabina di regia tra il premier Mario Draghi e le forze di maggioranza, perché il dl su scuola, trasporti e green pass non andrà sul tavolo del Consiglio dei ministri che si riunirà domani. Più della scuola, dei trasporti e del green pass, poté la disfida sulla giustizia tra M5S e Lega con Fi che partono, come è noto, da posizioni assai lontane.
Il decreto per estendere il Green pass ai trasporti e introdurre l’obbligo vaccinale per docenti e personale scolastico per ora dunque resta in stand by, se ne parlerà la prossima settimana. Domani niente dl sul tavolo del Consiglio dei ministri a Palazzo Chigi. Un’altra settimana ancora, per valutare, così si dice, l’andamento della curva epidemiologica.
Intanto bisogna chiudere il dossier giustizia, che fa fibrillare la maggioranza a causa della mediazione in corso tra Palazzo Chigi e M5S sulla riforma Cartabia, dialogo inviso a Lega e Fi.
Matteo Salvini, lasciando la sede del governo, dopo l’incontro col premier Draghi, rispondendo ai giornalisti ha dichiarato: “Leggevo sui giornali che già oggi o domani ci sarebbero state nuove restrizioni, così non è. Ci pensiamo la settimana prossima, in base ai dati che per fortuna al momento sono sotto controllo”.
“Chiediamo il diritto per tutti i bimbi ad andare in classe, senza distinzioni e senza esclusioni. Io sono per le libertà. Non c’è il mondo diviso in No Vax e Sì Vax. Io mi sono vaccinato e invito tutti coloro che rischiano la vita a vaccinarsi ma nessuno mi convincerà mai che obbligare a vaccinare i bimbi di 12 anni sia una scelta utile. Le libertà per me sono sacre”.
“Prima di ipotizzare ulteriori limitazioni sui trasporti, sui treni, sugli aerei, obblighi per gli insegnanti, obblighi per gli operai, si aspettino dei dati. Perché c’è una stagione turistica in pieno corso e prima di complicare la vita agli operatori commerciali e alle famiglie con dei figli, aspettiamo che ci siano dei dati”.
Il leader della Lega ha pure aggiunto: “Giulia Bongiorno sta lavorando in questi minuti sia con Cartabia che con Draghi: noi lavoriamo per risolvere, mi sembra che centinaia di emendamenti li abbia presentati il M5s, non altri”. E dunque, precisa Salvini, a proposito della riforma della giustizia: “Noi accettiamo le proposte di Draghi, non del Movimento 5 stelle. Noi il testo lo abbiamo approvato, è quello che è uscito dal Consiglio dei ministri, qualcun altro ha chiesto di riaprirlo. So che c’è un incontro in corso. Ne sta parlando Giulia Bongiorno in questo momento”.