Antonio De Caro, presidente di Anci (Associazione Nazionale Comuni Italiani), si è fatto portavoce di una lettera inviata ai ministri Patrizio Bianchi e Roberto Speranza per richiamare l’attenzione su alcune indicazioni contenute nel Piano Scuola 2021/2022 e nel decreto-legge 111/2021, che stanno destando preoccupazione tra i Comuni per l’impatto organizzativo che produrranno sulla organizzazione dei servizi educativi per l’infanzia e sulla scuola dell’infanzia.
In particolare, nella lettera si legge che l’Anci “richiede di valutare una modifica che consenta di rispettare l’indicazione della stabilità delle relazioni tra adulti e bimbi fornita dal CTS, non limitandola ad un’unica classe/sezione/bolla ma estendendola a due/tre classi/sezioni per ogni gruppo/bolla”.
Inoltre, Antonio De Caro scrive: “Chiediamo infine di chiarire che l’obbligo di green pass, stabilito dal recente decreto-legge n.111/2021, ricomprende anche il personale dei servizi educativi da zero a tre anni“.
Da alcune fonti ricevute in redazione, pare che al ministero si stiano interrogando se potranno chiarire le ambiguità presenti nel DL 111, evidenziate dai Comuni, con le disposizioni attuative oppure se sarà necessario intervenire con modifiche sullo stesso decreto legge, in sede di conversione. Modifiche che, peraltro, si danno oramai per scontate anche per altri aspetti. Certo è che la situazione dei servizi alla prima infanzia è ancora più urgente perché tali servizi, in molte città, riaprono il primo settembre.