Si complica il rapporto tra il ministero e i sindacati di comparto. Dopo la negazione della firma al Piano sulla sicurezza da parte di Anp e Anief, con la Gilda che non ha nemmeno partecipato al confronto, ha fatto discutere la precisione del ministero dell’Istruzione sui tamponi gratuiti da somministrare solo ai non vaccinati, alla quale hanno fatto seguito ledure esternazioni della Flc-Cgil.
Poi ci sono state le meravigliate parole del presidente dell’Anp, Antonello Giannelli, che pur ben contento per come si stanno mettendo le cose ha tenuto a dire che nel documento sottoscritto “non c’è alcun riferimento al personale impossibilitato a vaccinarsi e si dà per scontato che gli esami diagnostici siano rimborsabili a tutti i dipendenti, senza distinzioni, a spese delle risorse erogate alle scuole”.
La doccia fredda
Con la pubblicazione della nota allegata al Protocollo, il ministero ha detto che “specifiche risorse per affrontare l’emergenza sanitaria”, attraverso “il costante supporto amministrativo – contabile”, saranno assegnate anche per la copertura dei costi per effettuare tamponi diagnostici “al personale scolastico, impegnato nelle attività in presenza e che si trovi in condizioni di fragilità sulla base di idonea certificazione medica”.
Quindi, sarà escluso chi volontariamente, senza motivi di salute, decida di non fare il vaccino.
Uil: il Ministero ha cambiato le carte in tavola
Immediata è arrivata la reazione negativa della Uil Scuola. “Non è accettabile che un atto ufficiale dell’amministrazione scolastica, anziché chiarire il contenuto, alteri la sostanza di un accordo”.
“La nostra posizione è stata chiara fin dall’inizio – osserva Pino Turi segretario generale della Uil Scuola – i costi per l’effettuazione dei tamponi diagnostici debbono essere a totale carico delle scuole, utilizzando i fondi specifici erogati dal Ministero dell’Istruzione per la profilassi sanitaria anti Covid”.
Il leader della Uil Scuola chiede “al ministro Bianchi di riformulare la circolare applicativa rispettando il contenuto originario contenuto nel Protocollo. Diversamente siamo pronti a ritirare la firma”.
Il sindacato sa bene che difficilmente il Ministero tornerà indietro: la Conferenza nazionale dei segretari regionali Uil Scuola “è stata già convocata per definire le decisioni conseguenti a questa incresciosa situazione”.
In arrivo un contenzioso?
“Non escludiamo – dice il sindacalista – di aprire un contenzioso con l’amministrazione scolastica per tutelare i lavoratori da una insopportabile penalizzazione”.
I problemi non sono solo quelli del tampone gratuito negato ai non vaccinati: “E’ compito della politica – conclude Turi – temperare il rigore di una norma che appare profondamente ingiusta nella parte in cui definisce l’obbligo del green pass per il personale scolastico, pena la privazione della retribuzione per i lavoratori inadempienti”.
Un altro anno scolastico riparte all’insegna dei ricorsi e delle contestazioni: il copione, purtroppo, non cambia.