Home Archivio storico 1998-2013 Personale Cala la spesa per gli insegnanti: meno il 2%

Cala la spesa per gli insegnanti: meno il 2%

CONDIVIDI

Il calcolo la mette in linea il Sole 24 Ore, secondo il quale la motivazione è semplice, almeno secondo i tecnici della Ragioneria generale dello Stato: «Le amministrazioni centrali dello Stato hanno processi di erogazione e produzione dei servizi basati prevalentemente sul lavoro umano, con limitate eccezioni», si legge nel budget statale per il periodo 2013-2015.
Nel complesso i costi di funzionamento dei ministeri e delle strutture periferiche scendono dagli 87.455.456.000 indicati dal “budget rivisto” del 2012 a 84.821.068.000 previsti per il 2013, 84.541.050.000 per il 2014 e 83.941.516.000 per il 2015.
Le misure adottate negli ultimi anni, spiega il giornale della Confindustria, a cominciare dal blocco del turn over e dalle limitazioni degli incrementi retributivi, hanno prodotto, si legge nel budget dello Stato, «una contenuta, ma significativa contrazione del costo del personale tra le previsioni 2013 e 2012». Una riduzione del 2,21% pari, in valore assoluto, a 1.689.941.000 di euro, alla quale «contribuiscono, in modo determinante – sottolinea la Ragioneria generale – i costi per le retribuzioni che presentano una contrazione del 2,13% pari a 1.590.181.000 di euro».
In modo particolare un alleggerimento sulle retribuzioni degli statali «è attribuibile prevalentemente al Ministero dell’Istruzione, dell’università e della ricerca, che pur presentando una riduzione poco significativa a livello di amministrazione (1,92%), riconducibile ad una diminuzione degli Anni persona, incide significativamente sul totale costi delle Amministrazioni centrali». Proprio sul versante delle retribuzione emerge che per quest’anno il costo medio previsto per il personale del ministero dell’Istruzione è il più basso di tutto il comparto ministeri: 39.436, contro il 43.533 del personale del ministero del Lavoro, i 48.296 di quello del ministero delle Politiche agricole o i 57.799 euro del ministero della Salute, che guida la classifica.