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Marina Sereni: “basta tagli all’università invertiamo la rotta perché studiare torni un diritto”

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“Essere a Bologna, nell’ambito del Terzo Forum per il diritto allo studio mi ha consentito di riflettere sulla creazione di uno Spazio Europeo dell’Istruzione superiore, come tassello fondamentale di una strategia volta a combattere, qui ed ora, la crisi economica e le ingiustizie sociali che essa ha generato ed acuito”.
Così la vice presidente della Camera, Marina Sereni, intervenuta a Bologna nella prima giornata del Terzo forum per il diritto allo studio che vede impegnati, fino a venerdì, i rappresentanti di molti atenei d’Europa.
“Pochi mesi fa ci siamo trovati tutti a commentare un triste dato italiano – ha detto Sereni – 58.000 universitari in meno in soli otto anni. Nel nostro Paese l’accesso all’istruzione universitaria e il conseguimento della laurea sono tornati ad essere legati al ceto di provenienza, alle condizioni materiali e culturali dei genitori”.
“Dobbiamo assolutamente e immediatamente rilanciare l’impegno per attuare l’articolo 34 della nostra Costituzione che recita: ‘capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi’, e invertire assolutamente e immediatamente la tendenza dei tagli che i fondi destinati al diritto allo studio hanno subito in questi ultimi anni”.
“Noi – ha concluso – oggi siamo dove è nata la civiltà del diritto e la civiltà dello studio. Siamo nella “Alma Mater Studiorum”, la prima università italiana, prima università europea, prima università del mondo.  Soltanto invertendo la rotta, soltanto tornando a investire nell’istruzione e nel diritto allo studio possiamo rinnovare per l’Europa e per l’Italia in Europa, quella stagione di prosperità e civiltà che fu l’Umanesimo”.