La commissione sui cosiddetti lavori gravosi ha chiuso l’istruttoria per allargare l’elenco delle professioni particolarmente pesanti: si passa da 15 a 57 gruppi e da 65 a 203 mansioni. Lo riporta una sezione del Corriere della Sera dedicata alla riforma delle pensioni.
Nell’allargamento delle mansioni gravose rientrano lavori come quello dei collaboratori scolastici, degli insegnanti di scuole elementari, dei commessi e dei cassieri, degli operatori sanitari qualificati, dei magazzinieri, dei portantini, dei forestali, dei verniciatori industriali. Tutte categorie – spiega il Corriere – che adesso passeranno al vaglio dei ministeri guidati da Daniele Franco e Andrea Orlando.
Cosa comporta?
L’estensione delle mansioni gravose comporterà l’allargamento di coloro che hanno diritto ad anticipare la pensione (o comunque a conseguire un trattamento anticipato rispetto all’età per la vecchiaia), grazie all’indennità ponte della cosiddetta Ape sociale (“in vista dell’addio a Quota 100 a fine 2021”, spiega il Corriere) cui si ha diritto a 63 anni con 36 di contributi, a patto di aver svolto una mansione gravosa per 6 anni negli ultimi 7 o 7 negli ultimi 10. Si parla in tutto di circa mezzo milione di lavoratori.
Quali criteri per rientrare in una mansione gravosa?
La lista dei lavori gravosi è stata stilata in base ai criteri Inail che applicano ai mestieri del mansionario Istat tre indici:
- frequenza degli infortuni rispetto alla media,
- numero di giornate medie di assenza per infortunio,
- numero di giornate medie di assenza per malattia.
E ora?
Ora tocca ai ministeri dell’Economia e del Lavoro valutare le indicazioni della commissione per confermare o meno la nuova lista appena stilata.