Via libera del Consiglio dei ministri, all’unanimità, al decreto che riporta al 100%, in zona bianca, le capienze degli spazi culturali, in primis cinema e teatri, che potranno non rispettare la distanza interpersonale di un metro tra spettatori: “Non sarà più necessario rispettare la distanza interpersonale di almeno un metro per i visitatori “nei musei, negli altri istituti e luoghi della cultura”.
“Le disposizioni di cui al presente articolo si applicano dall’ 11 ottobre 2021“. Si legge nel decreto all’esame del Cdm, visionata dall’Adnkronos, rispetto all’articolo 1 ovvero ‘Disposizioni urgenti in materia di spettacoli aperti al pubblico, di eventi e competizioni sportivi e di discoteche’.
Dice il ministro Dario Franceschini: “La decisione del governo di consentire il ritorno al 100% della capienza nei cinema, nei teatri, nelle sale da concerto, nei musei e in tutti i luoghi della cultura accoglie in pieno la proposta che abbiamo ripetuto e confermato nelle ultime settimane, anche nella nostra ultima audizione con il Cts. Da tempo siamo convinti della totale sicurezza di questi luoghi con l’utilizzo del green pass e di tutte le misure di prevenzione: dal controllo della temperatura all’utilizzo della mascherina. Invitiamo gli italiani a tornare a vivere la cultura in tranquillità e sicurezza”.
Un’altra importante norme è stata inserita e che riguarda il reato di revenge porn a tutela dei minori. In particolare le norme, prevedono che “chiunque, compresi i minori ultraquattordicenni, abbia fondato motivo di ritenere che immagini o video a contenuto sessualmente esplicito che lo riguardano, destinati a rimanere privati, possano essere oggetto di invio, consegna, cessione, pubblicazione o diffusione senza il suo consenso”, “può rivolgersi, mediante segnalazione o reclamo, al Garante, il quale, entro quarantotto ore dal ricevimento della richiesta, provvede” ad intervenire.
“Quando le immagini o i video riguardano minori, la richiesta al Garante può essere effettuata anche dai genitori o dagli esercenti la responsabilità genitoriale o la tutela”.