La serie ‘Squid game’ proposta nelle ultime settimane dalla piattaforma Netflix, continua a far discutere. La violenza di alcune scene e i messaggi trasmessi risultano poco apprezzati, specialmente per l’impatto che hanno sui minori. Diverse sono state le segnalazioni di bambini e ragazzi che hanno provato a emulare, anche a scuola, le azioni della serie.
Sull’argomento è intervenuta l’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza:
“Le preoccupazioni sui possibili comportamenti emulativi sono condivise dall’Autorità garante che, tiene sotto attenta osservazione il fenomeno e che ha raccolto anche le preoccupazioni manifestate dai garanti regionali e provinciali – afferma Carla Garlatti – certe immagini possono inoltre influire sullo sviluppo dei bambini e dei ragazzi. La visione andrebbe quanto meno accompagnata dalla presenza degli adulti, tenendo conto dell’età e dei contenuti. Va comunque considerato che i minorenni, talora, assistono a immagini di violenza reale, delle quali magari ci si preoccupa meno”.
Controllo dei genitori
Esiste però un problema di controllo da parte dei genitori, sottolinea l’Agia: “I genitori, trattandosi di video diffusi da una piattaforma di streaming, possono attivare sistemi di parental control, ma questo argine può saltare se le stesse sequenze sono condivise sui social, anche se va ricordato che sotto i 14 anni i bambini non dovrebbero poter accedere a tali piattaforme. Da questo punto di vista è inevitabile fare appello alla responsabilità dei genitori che non dovrebbero mai lasciare i propri figli da soli davanti a uno schermo. È possibile però che i bambini possano comunque venire a contatto con tali contenuti, magari per il tramite di compagni di classe o di giochi. Per questo è opportuno che genitori ed educatori inizino a discutere insieme ai ragazzi i motivi per i quali sono affascinati dai temi della competizione, della crudeltà, delle differenze sociali e della morte. È essenziale cogliere quali sono gli aspetti importanti di cui sentono la necessità di parlare e affrontarli con loro”.