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Organico Covid docenti. I fondi attualmente stanziati potrebbero non bastare per il rinnovo di tutti i contratti

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Secondo l’articolo 107 del disegno di legge di bilancio, il contratto per l’organico Covid, disposto dal Dl Sostegni bis (sottoscritto cioè ai sensi dell’art. 58, co. 4-ter del D.L. 73/2021, convertito in L. 106/2021) può essere prorogato fino al termine delle lezioni dell’a.s. 2021/2022, nel limite di € 300 mln per il 2022.

La relazione tecnica

Tuttavia la relazione tecnica evidenzia che i 300 milioni di euro potrebbero non essere sufficienti, in quanto coprono circa 18mila contratti (periodo gennaio-giugno, per un importo mensile medio di 2.709 euro). E considerando che le precedenti assunzioni sono stimate essere attorno alle 20mila unità (segno di uno scarto di 2mila unità), ciò significa che probabilmente bisognerà incrementare ulteriormente i fondi fino a coprire tutte le remunerazioni dei docenti.

Si è in attesa del necessario monitoraggio del Ministero dell’Istruzione – si legge nella relazione tecnica che accompagna la discussione sulla manovra di bilancio – tale che si possa individuare l’esatto numero di contratti attivati per le finalità di cui all’articolo 58 del Sostegni bis.

Insomma, sui numeri dell’organico Covid non vi è certezza, e le stime prudenziali fatte sino ad ora potrebbero non centrare a pieno l’obiettivo; o potrebbero essere, addirittura, sovrastimate.

Sempre nella relazione tecnica, infatti, si chiarisce anche che il Ministero dell’Istruzione, entro il 31 luglio 2022, provvede al monitoraggio per le spese per il rinnovo dei contratti Covid e qualora, al contrario, i 300 milioni risultassero superiori a quanto necessario, si provvederà a riassegnare la quota restante all’entrata del bilancio dello Stato.

Intanto, come abbiamo anticipato, il Ministero lavora anche al rinnovo contrattuale dell’organico Covid Ata.