La legge di bilancio può considerarsi ormai virtualmente approvata.
Nell’aula del Senato si sta infatti concludendo l’esame del provvedimento che a breve sarà votato con il ricorso al voto di fiducia.
Sulle misure che riguardano la scuola non c’è molto da aggiungere rispetto alle notizie che abbiamo già dato negli ultimi giorni.
Il fondo per la valorizzazione della professione docente è stato portato a 300 milioni di euro consentendo di aumentare di circa 15-16 euro la voce stipendiale denominato “retribuzione professionale docente” a partire dal prossimo gennaio.
E’ stato risolto, ma solo in parte, il problema del rinnovo dei contratti Covid per il personale Ata: sarà possibile infatti confermare poco meno di 8mila precari a fronte dei 22mila attualmente in servizio.
Molto importante la disposizione con cui si stanziano 120 milioni per estendere per i prossimi due anni scolastici l’assegnazione di dirigenti scolastici e Dsga a scuole con almeno 500 studenti, limite che si abbassa a 300 per quelle le istituzioni scolastiche ubicate in piccole isole e comuni montane.
Tre milioni di euro vengono stanziati per istituire un fondo destinato a riconoscere una indennità di sede a chi insegna nelle piccole isole.
Sono previsti anche fondi per il “supporto psicologico” al personale scolastico, agli studenti e alle famiglie e per il contrasto del cyberbullismo.
Nulla di fatto invece per la cancellazione dei vincoli alla mobilità del personale docente, mentre viene ridotto da 5 a 3 anni per i DSGA il periodo di permanenza nella sede di prima destinazione.