In tema di disagio psicologico e di salute mentale, in corso una crisi mondiale, soprattutto fra i giovanissimi: l’incidenza di depressione e ansia fra adolescenti è raddoppiata rispetto a prima della pandemia e un’ampia analisi appena pubblicata su JAMA Pediatrics, che ha incluso 29 studi condotti su oltre 80.000 giovani, ha dimostrato che oggi un adolescente su 4, in Italia e nel mondo, ha i sintomi clinici di depressione e uno su 5 segni di un disturbo d’ansia.
Questo diffuso disagio mentale rischia di mettere una seria ipoteca sulla salute futura dei ragazzi. Lo affermano gli esperti al congresso nazionale della Società Italiana di NeuroPsicoFarmacologia.
Un tema che abbiamo anche discusso nella diretta della Tecnica della Scuola Live, insieme al presidente dell’ordine degli psicologi, David Lazzari, che si è espresso così: l’osservatorio che noi abbiamo come professione tiene d’occhio molti studi diversi sul fronte nazionale e internazionale, esordisce il presidente Lazzari, e spiega che “questi studi ci avvertono sia di un malessere generale dei ragazzi under 18, sia di un malessere specifico legato al vissuto della DaD. Dati che mostrano, sostanzialmente, che soprattutto nel lungo periodo di lockdown la didattica a distanza ha accentuato disagi importanti, sentimenti negativi, sia nei bambini che nei ragazzi, senza volere criminalizzare la DaD – precisa – perché è evidente che la DaD è una misura estrema” ma che in determinate occasioni ha permesso di non chiudere le scuole.
Un tema al centro dell’attenzione anche mediatica. Solo qualche mese fa, ad esempio, riflettori puntati sulla ginnasta Simone Biles, che per Time è l’atleta dell’anno proprio perché “ha saputo dire basta”, anche in piena olimpiade, per salvaguardare la propria salute mentale, divenendo un esempio di atleta che sa porre il benessere psicologico davanti alla performance sportiva e alle medaglie.