Anche chi non sia in possesso di una abilitazione all’insegnamento o di una specializzazione sul sostegno, sia per i posti comuni che per quelli dedicati agli alunni con disabilità, può aspirare a una supplenza mediante istanza di messa a disposizione, più comunemente conosciuta come Mad.
Peraltro i posti di sostegno, in certe zone d’Italia, prevalentemente al Nord, sono particolarmente ambiti e molti dei posti sul sostegno sono proprio affidati in deroga, ovvero a supplenti non necessariamente specializzati nella didattica speciale, personalizzata e dell’inclusione.
Sull’argomento di recente è intervenuta nell’assemblea Flc Cgil Manuela Pascarella, che ha fatto alcune considerazioni anche alla luce dell’ultimo concorso infanzia primaria: “Le attuali procedure concorsuali non basteranno a ricoprire le cattedre che servono di sostegno,“ ha affermato.
“Gli aspiranti che hanno superato la prova scritta computer based a risposta multipla dell’attuale concorso ordinario primaria che si sta svolgendo sono soltanto 2508 candidati, a fronte di 5833 posti banditi per la primaria – calcola la sindacalista -, e noi sappiamo che già oggi sono più di 6mila i posti disponibili e a questi si aggiungeranno gli ulteriori posti che derivano dall’ampliamento di organico”.
Insomma, le cattedre di sostegno restano tuttora particolarmente ambite.
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