Una sentenza del Tribunale di Venezia ha condannato l’Inail a riconoscere una rendita ad un ragazzo, all’epoca 18enne, che nel giugno del 2018 rimase vittima di un grave incidente mentre si stava recando in moto in un’officina dopo la pausa pranzo. Il giovane ha riportato lesioni permanenti ad un braccio a seguito delle quali gli è stata riconosciuta un’invalidità dell’80 per cento.
Il giudice, come riporta Il Gazzettino.it, ha condannato l’Inail che aveva rigettato la richiesta di indennizzo presentata dal diciottenne, sostenendo che in base alla normativa vigente “non può essere ammesso ad indennizzo l’infortunio occorso allo studente tirocinante nel tragitto casa/luogo di svolgimento del tirocinio”.
In pratica però, secondo il giudice, gli studenti che svolgono uno stage in alternanza scuola lavoro godono delle stesse tutele di un normale dipendente dell’azienda. Anche nel percorso necessario per recarsi da casa al lavoro. Viene sottolineato infatti che lo stesso Inail riconosce come i progetti di alternanza scuola lavoro, pur non dando luogo alla costituzione di rapporti di lavoro, prevedono un’attività da parte degli studenti “sostanzialmente assimilata a quella dei lavoratori presenti in azienda, in quanto sono esposti ai medesimi rischi lavorativi che incombono su tutti i soggetti presenti in quest’ultima”.
“Non si vede come possa essere negata la copertura assicurativa nel caso in cui lo studente dalla propria abitazione si rechi presso il luogo in cui svolge lo stage, cioè l’attività di lavoro assicurata Inail, posto che nello svolgimento dell’attività lavorativa in stage lo studente è esposto ai medesimi rischi del lavoratore ed è a questo equiparato sia in riferimento alle previsioni del decreto legislativo 81/2008 che della tutela Inail”.