La quinta ondata di Covid potrebbe arrivare e anche con effetti importanti: spetta a come agirà il Governo, anche proteggendo gli alunni e il personale scolastico, e pure alla responsabilità delle persone evitare che ciò avvenga. A sostenerlo è Walter Ricciardi, docente di Igiene pubblica all’Università Cattolica e consulente del ministro della Salute: intervenuto a Che giorno è, su Rai Radio1, l’accademico ha detto che quella che stiamo vivendo “non è una quinta ondata, è sostanzialmente un rimbalzo della quarta, evitare una quinta ondata forte e catastrofica sta a noi”.
Quasi tutti gli studenti in presenza, ma…
Le parole dell’esperto di Igiene arrivano nella giornata in cui il ministero dell’Istruzione ha comunicato che la presenza degli studenti nelle classi scolastiche italiane è oramai giunta al 99,9% (di cui il 9,3% in didattica digitale integrata).
Nello stesso periodo è stato presente il 95,6% del corpo docente e il 96.7% del personale Ata. Sempre riguardo ai lavoratori, il Ministero ha detto che il 99,4% del personale docente e Ata risulta in regola con l’obbligo di vaccinazione e le unità di personale destinatarie di provvedimenti di sospensione dal servizio per inadempienza sono quindi meno dell’1% della platea complessiva.
Anche questi insegnanti e Ata, sottoposti a sospensione del servizio e privazione dello stipendio, potranno comunque riprendere il lavoro dal prossimo 1° aprile, come previsto dalla versione definitiva del decreto legge numero 24 approvato dal Consiglio dei Ministri la settimana scorsa e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 24 marzo.
Non abbassare la guardia
Tornando alla pandemia, sempre secondo Ricciardi “se non abbassiamo troppo la guardia potremmo avere una buona primavera e un’ottima estate: se invece il messaggio è liberi tutti potremmo avere un’ondata forte tra giugno e luglio, addirittura nel pieno dell’estate, e poi dobbiamo prepararci all’autunno e all’inverno”.
Il professore universitario ha detto che spera che si arrivi “in quella fase più preparati soprattutto per quanto riguarda la scuola, con l’installazione della ventilazione meccanica, e i trasporti che sono due punti che da due anni diciamo che bisogna rafforzare“.
In effetti, l’utilizzo della “ventilazione meccanica controllata” nelle aule scolastiche ridurrebbe di molto il rischio di trasmissione di Covid: da uno studio condotto per la Regione Marche in collaborazione con la Fondazione Hume, presieduta da Luca Ricolfi, risulta che con l’areazione automatica il livello preventivo dei contagi da Covid-19 sia addirittura superiore, il doppio, rispetto alle vaccinazioni.
Ricciardi ha comunque chiesto ai circa sette milioni di italiani che hanno soltanto due dosi di vaccino di fare la terza, perché “assicura la vera protezione anche nei confronti di Omicron 2 per quanto riguarda la malattia grave e l’ospedalizzazione”.
All’estero stanno tornano indietro
Quanto alla quarta dose, il consulente del ministro della Salute ha spiegato che ci si arriverà per gli over 70. “Guardo ai dati di Israele e della Gran Bretagna – ha sottolineato – con Israele che addirittura l’ha offerta a tutta la popolazione, questo mi sembra un po’ troppo, però la protezione che stanno garantendo agli anziani è molto forte come stanno facendo gli inglesi, secondo me per questa fascia di popolazione prima si inizia e meglio è”.
Tornando sull’allentamento delle misure, Ricciardi ha ricordato che “noi in Italia abbiamo cercato di allentare le protezioni con gradualità, alcuni paesi lo hanno fatto in maniera brutale e stanno tornando indietro, il primo la Gran Bretagna: ieri ha avuto il record di ospedalizzazioni da gennaio, più di 2mila persone sono entrate in ospedale”.
“Questo significa che quando non si prende in considerazione la realtà con cui ci si confronta, cioè la contagiosità di questo virus e si allentano le misure o si dà un messaggio sbagliato alla popolazione che appunto non si vaccina più, ci si trova di fronte a questo tipo di dinamica quindi la colpa è esclusivamente dei decisori”.
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