Le domande per rinnovare le Gps, le graduatorie provinciali per le supplenze, devono essere presentate in estate e non, come sembra, i primi giorni di maggio: in questo modo, si lasciano fuori decine di migliaia di candidati producendo a loro un danno importante ma anche alle scuole. È questo il senso dell’intervento dell’ex ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina: la deputata del M5s ha detto che le stanno giungendo “in queste ore centinaia di sollecitazioni su una questione che riguarda il rinnovo delle graduatorie provinciali per le supplenze”: la lamentale maggiore riguarda i tempi di presentazione delle domande.
Neo laureati, diplomati e specializzati sostegno tagliati fuori?
Se è vero che “le procedure si svolgeranno tutte entro i primi giorni di maggio”, Azzolina è convinta che “questa anticipazione porterà all’esclusione di tutta una serie di categorie. Saranno “tagliate fuori” migliaia di persone senza alcun motivo, da chi si laurea nelle sessioni di giugno e luglio agli specializzandi sul Sostegno e ai diplomandi”.
Il riferimento è agli abilitati nel Tfa sostegno, ai prossimi diplomati (che si possono candidare come Itp) e laureati nella sessione estiva.
Per loro dovrebbe essere prevista una inclusione con “riserva”. E comunque il titolo dovrebbe essere prodotto non oltre il prossimo 20 luglio. Chi lo prende dopo, invece, dovrà attendere due anni.
In questo caso, continua l’ex ministra, “ancora una volta saranno i più giovani a rischiare di essere penalizzati. Sarebbe assurdo. Lo abbiamo già segnalato al Ministero”.
Il rischio di vedere crescere il contenzioso
Azzolina non parla di ricorsi, ma è chiaro che almeno una parte degli esclusi tenterà quella strada.
L’ex titolare del dicastero bianco dell’Istruzione ricorda che come ministro istituì “le GPS, superando il blocco lasciato dalla legge “buona scuola”, che impediva ai neolaureati di inserirsi nelle graduatorie” e in quell’occasione “l’amministrazione del Ministero riuscì a completare la procedura”, peraltro “in piena emergenza Covid” e “nonostante le tempistiche fossero strettissime, salvaguardando le posizioni di tutti: un mese per avere l’ordinanza, con i necessari pareri del MEF e FP, e per informatizzare l’intera procedura”.
Due anni fa, in effetti, “le istanze aprirono il 22 luglio e si chiusero il 6 agosto, con tempi adatti a consentire anche ai diplomandi, agli specializzandi sul sostegno e ai laureandi di acquisire il titolo e presentare domanda”.
Pure nel 2021 problemi, ma stavolta sarebbero maggiori
E’ anche vero che nel 2021 le domande presentate anche ad agosto produssero non pochi ritardi nell’assegnazione delle supplenze. In alcuni casi, con le graduatorie Gps riviste più volte, si arrivò ad assegnare i contratti annuali a tempo determinato addirittura in autunno.
Stavolta, però, anticipando tutto ad inizio maggio si sta rischia di produrre un altro genere di problema. Con ripercussioni probabilmente peggiori: quelle di escludere tanti giovani candidati. Il problema è reale, visto anche il Cspi vi si è soffermato solo alcuni giorni fa.