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Maturità 2022 al liceo musicale: quale particolarità per il documento del 15 maggio?

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Entro il 15 maggio 2022 il consiglio di classe elabora un documento che esplicita i contenuti di studio ai quali la commissione d’esame dovrà attenersi nel formulare le domande al candidato o alla candidata durante il colloquio.

Cosa contiene il documento del 15 maggio oltre ai contenuti oggetto di esame?

Il documento, che andrà pubblicato all’albo on-line dell’istituzione scolastica, oltre ai contenuti oggetto di studio, dovrà esplicitare:

  • metodi didattici,
  • gli strumenti didattici utilizzati,
  • spazi e i tempi del percorso formativo,
  • i criteri e gli strumenti di valutazione adottati,
  • gli obiettivi generali raggiunti,
  • gli obiettivi specifici di apprendimento relativi alle discipline,
  • risultati di apprendimento oggetto di valutazione specifica per l’insegnamento trasversale di Educazione civica,
  • ed eventualmente, laddove previsto, le modalità con le quali l’insegnamento di una disciplina non linguistica (DNL) in lingua straniera è stato attivato con metodologia CLIL.

Il documento del 15 maggio serve anche alla predisposizione della seconda prova scritta

Il documento del 15 maggio guida anche la formulazione della seconda prova scritta. All’articolo 20 dell’ordinanza infatti si legge che in ogni istituzione scolastica, per tutte le classi quinte dello stesso indirizzo, i docenti titolari della disciplina oggetto della seconda prova di tutte le sottocommissioni operanti nella scuola elaborano collegialmente, entro il 22 giugno, tre proposte di tracce, sulla base delle informazioni contenute nei documenti del consiglio di classe di tutte le classi coinvolte.

La particolarità del liceo musicale

Ricordiamo la particolarità del liceo musicale, rispetto alla quale il sindacato Flc Cgil muove alcune critiche.

Facciamo una premessa. La seconda prova nel Liceo Musicale è articolata in due parti: la prima a carattere analitico-compositivo-progettuale, la seconda di tipo performativo, durante la quale i candidati dimostrano le competenze esecutivo-interpretative acquisite nel percorso di studi, dando prova di possedere le necessarie conoscenze storiche e stilistiche, nonché di aver compreso le poetiche dei diversi autori presentati.

La criticità riguarda, per il sindacato di Francesco Sinopoli, la seconda parte della prova, in relazione al fatto che l’ordinanza ministeriale stabilisce che per tale prova la sottocommissione si avvale di personale esperto, anche utilizzando docenti della scuola stessa, ma al tempo stesso suddetti docenti, pur offrendo elementi di valutazione, non partecipano all’attribuzione dei voti.

Le contraddizioni sono sotto gli occhi di tutti, si legge in un comunicato del sindacato, e si riassumono come segue:

  • Una prova performativa che per definizione dovrebbe essere davanti al pubblico e che, invece, si svolge nel chiuso di una stanza.
  • Una struttura rigidissima delle commissioni per cui il docente di “Esecuzione e Interpretazione,” ossia della disciplina di indirizzo di riferimento, è al massimo un esperto senza diritto di voto.
  • La previsione che l’accompagnamento alla performance strumentale possa essere effettuato solo ed esclusivamente da personale docente in servizio nel liceo musicale e indicato nel documento del consiglio di classe. Disposizione che non tiene in alcun conto che l’accompagnamento necessita di più prove e che tale onere ricade sempre sugli stessi docenti.

Il meccanismo del punteggio andrebbe esplicitato nel documento del 15 maggio

Inoltre – lamenta il sindacato – tenuto conto che quest’anno alla seconda prova sono attribuiti un massimo di 10 punti, alla prova strumentale spettano 4 puntiTale punteggio non può che essere assegnato dalla sottocommissione in base alle indicazioni dell’esperto. Un meccanismo che è opportuno indicare nel documento del 15 maggio, chiede Flc Cgil.