Le famiglie degli studenti sono una della componenti più importanti della scuola del futuro. E vanno tenuta sempre in considerazione, anche nel momento in cui si stanno gettando le basi per riformare alcune parti dell’offerta formativa. A dirlo è stato il ministro Carrozza, il 4 dicembre, in occasione della Giornata europea dei genitori, che si è svolta presso la sede del Ministero in viale Trastevere.
“Ritengo che le associazioni dei genitori e quelle degli studenti siano due componenti fondamentali da consultare per parlare del futuro dell’istruzione in Italia – ha detto il Ministro dell’Istruzione – . Per questo chiedo fin d’ora il vostro aiuto per la Costituente della scuola che vogliamo lanciare, chiedo il vostro contributo e la vostra partecipazione a questo grande appuntamento”.
Carrozza ritiene, inoltre, che “il nostro Paese sta vivendo un momento di transizione molto difficile sia dal punto di vista economico e sociale che da quello politico. Insieme dobbiamo far sì che questa transizione avvenga verso un mondo in cui la scuola e l’istruzione siano il pilastro fondamentale per la costruzione di una società nuova, più giusta, in cui i nostri ragazzi possano essere artefici del proprio futuro – ha aggiunto il Ministro – Se vogliamo che finalmente l’istruzione sia al centro della politica e delle politiche dobbiamo innanzitutto avere un consenso popolare sull’importanza della scuola e della cultura. Per questo il primo dovere che abbiamo è uscire dalle nostre scuole, aprirle, confrontarci con la società, riprendere il filo di un discorso forse interrotto sulla centralità dell’investimento in istruzione. Questa è la nostra prima missione, alla quale mi auguro vorrete contribuire, anche attraverso la Costituente”.
Dal canto loro, le associazioni dei genitori si sono dette pronte. Resta solo da capire quando prenderà il via il progetto della Costituente della scuola: il ministro ne parla da alcuni mesi, ma considerando che il Governo non sembrerebbe destinato ad una lunga vita sarebbe probabilmente il caso che si passi il prima possibile alla fase operativa. Altrimenti rischia di andare a infoltire la già lunga lista dei buoni intenti politici.