Il taglio dei fondi di istituto si riflette negativamente sulla qualità della didattica e sul recupero dei debiti formativi. A sostenerlo è l’Unione degli studenti, che con una agguerrita nota l’11 dicembre ha ricordato che “lo scorso 26 novembre, con l’intesa tra il ministero dell’Istruzione e le organizzazioni sindacali, è stata assegnata una quota parte dei fondi Mof 2013/2014. In questo modo – ha continuato l’Uds – le scuole potranno iniziare a redigere il proprio programma annuale, pur essendo agli sgoccioli per la sua approvazione che dovrebbe essere fissata per il 15 dicembre di ogni anno. Per il momento il Miur attribuirà alle scuole 521 milioni di euro a fronte dei 984 disponibili, ma si prospetta un attingimento dei circa 350 milioni restanti per pagare gli scatti d’anzianità 2012”.
Per gli studenti, però, questo “travaso” di fondi può essere considerato solo una procedura temporanea, in attesa di trovare i finanziamenti da altri capitoli di spesa. Non può essere di certo la soluzione. “Riconosciamo quanto lo sblocco di questi fondi possa ridare fiato alle nostre scuole, facendo partire almeno in parte la contrattazione integrativa e dunque attività di recupero, approfondimento e in generale una migliore attuazione dell’offerta formativa – dichiara Roberto Campanelli, coordinatore nazionale dell’Uds – , ma ci teniamo a sottolineare quanto si tratti ancora di una misura tampone a fronte della drammatica situazione in cui versano le scuole alle quali è minato sostanzialmente l’esercizio dell’autonomia didattica e organizzativa”.
La conclusione, sempre per l’Uds, è inevitabile. “Rivendichiamo il ripristino totale dei fondi per il miglioramento dell’offerta formativa e rifiutiamo con forza la proposta dell’uso dei 350 milioni non ancora attribuiti alle scuole per pagare gli scatti di anzianità 2012. Ma gli scatti d’anzianità vanno pagati senza intaccare i fondi Mof”, conclude l’associazione studentesca.
Sarà esaudito il loro desiderio o rimarrà inevaso? Al momento, visti anche i precedenti, la seconda ipotesi appare più plausibile.