Home Archivio storico 1998-2013 Personale Il traffico delle ripetizioni private

Il traffico delle ripetizioni private

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Non sarebbe la prima volta che al liceo di Avezzano succedono casi simili, ma ora qualcuno degli interessati ha informato il deputato abruzzese di Sel, Gianni Melilla che immediatamente ha presentato un’interrogazione al Ministro dell’Istruzione, nella quale segnala che “ad Avezzano vi sarebbero dei docenti che impartirebbero lezioni di greco e latino ricevendo quotidianamente in casa studenti e studentesse. Ma nella nota di Melilla c’è anche l’accusa ai docenti di ricevere i compensi in nero, aggiungendo così all’illecito di legge anche un grave malcostume fiscale. Infatti il deputato Sel nella sua interpellanza cita il Decreto legislativo 297 del 16 aprile 1994, che vieta in modo esplicito tali circostanze in quanto si configura uno stato di grave incompatibilità, mentre se il casi denunciati venissero accertati “sarebbero inficiate anche le valutazioni e gli esami effettuati dai docenti coinvolti in pratiche evidentemente illecite. Per questo”, ha aggiunto Melilla nella sua interpellanza, “chiedo se non ritenga di disporre procedure di rapido accertamento della situazione ipotizzata; quali iniziative intenda assumere per reprimere eventuali illeciti e salvaguardare la dignità professionale dei tanti docenti onesti e la serietà degli studenti che non ricorrono a tali pratiche; se non ritenga sensibilizzare tutti gli istituti scolastici italiani al fine di prevenire tali pratiche illecite nella salvaguardia della serietà della scuola italiana pubblica”.
Melilla chiede quindi alla ministra ispezioni per prevenire ancor prima di reprimere tali comportamenti.
“La mia”, ha successivamente dichiarato il deputato Sel, “non è un’azione punitiva verso nessuno. Tutte le volte che ho avuto conoscenza di queste situazioni, ho chiesto al ministro di inviare ispezioni. Ciò a tutela degli inseganti onesti e degli studenti e delle loro famiglie. La scuola pubblica non può certamente tollerare comportamenti del genere”.
Interpellato, il preside ha detto che non è a conoscenza di casi simili, mentre avrebbe già messo all’albo circolare nella quale si ricorda che è vietato fare lezioni private in casa a studenti dello stesso istituto e lo è per legge