Home Attualità Etna Comics 2022, grande kermesse di fumetto e cultura popolare

Etna Comics 2022, grande kermesse di fumetto e cultura popolare

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È compito estremamente arduo, umanamente impossibile, fare una cronaca esauriente di quanto avviene nell’ambito dell’Etna Comics, il festival internazionale del fumetto, del gioco e della cultura pop, che, ormai è tradizione decennale, si svolge all’inizio di giugno a Catania, alle Ciminiere, affascinante commistione di archeologia industriale e moderne architetture, ideale location per iniziative ad alta densità di partecipazione.

Per festeggiare il decennale e il ritorno dopo lo stop imposto dalla pandemia, il direttore artistico Antonio Mannino ha voluto fare le cose in grande, mettendo dentro questo grande contenitore una valanga di eventi per ogni palato, rimanendo dentro il comune denominatore dell’arte popolare, di cui comunque, sia detto per inciso, restano ignoti i confini territoriali. E le cifre gli hanno dato ragione se il numero di presenze si è quadruplicato rispetto alla prima edizione, passando dalle venticinquemila alle centomila unità (sono i dati forniti dagli stessi organizzatori).

Come sempre è il pubblico giovane a costituire la parte più interessante e creativa della kermesse: all’interno del Centro fieristico, si muove una varia umanità “en travesti”, che diventa cosplayer, si misura con i personaggi cui è appassionata e ne assume le sembianze, si concede ad un selfie o si mette in posa davanti ad ogni obiettivo, in un gioco sempre vivace e divertente. Qui c’è un gruppo di supereroi, là una Sailor Moon con le altre “combattenti che vestono alla marinara”, lassù una coppia di sirene, mentre un altro ragazzo si costringe a pesanti condizioni termiche standosene chiuso dentro le candide e morbide forme del Beymax di “Big Hero 6”.

Ci sono formazioni di Ghostbusters nell’esercizio delle loro funzioni, con interi eserciti che arrivano dal Medioevo, o dal presente o dal futuro. Habitué della manifestazione, già da diverse edizioni, è il Gruppo Eden, puntuale e preciso nella rappresentazione della propria realtà distopica: la novità di quest’anno è costituita dalla presenza dell’irresistibile Giorgioliere, al secolo Giorgio Laganà, che affascina e coinvolge con grande verve il pubblico in funambolici giochi. Non possono mancare gli appassionati catanesi di “Star Wars”, guidati da Francesco Foti, che mostrano pezzi d’alta collezione, indossano e curano caschi ed uniformi di Darth Vader e compagni, per i quali spendono “’na cifra” ma hanno conquistato un posto di assoluto rilievo nel panorama nazionale.

Nell’area comics, intanto, gli stand del piano terra propongono novità editoriali: massiccia presenza di manga, che hanno un’enorme richiesta specie fra il pubblico più giovane, mentre fra le proposte più nuove spicca Elysium Project/Kunda Comics, con la sua redazione di disegnatori che producono fumetti on-line, cartaceo on-demand e stanno perfezionando una serie di progetti con le scuole italiane.

Una scuola catanese, il liceo artistico “Emilio Greco”, per il proprio canto, porta avanti l’interessante progetto “Disegna il volo con gli occhi di Angelo”, in collaborazione con la Fondazione Angelo D’Arrigo. Sempre al pian terreno si alternano interessanti incontri con Marco Grasso e Bruno Caporlingua fra i principali moderatori – affollatissimo il ritorno di Sio, ovvero il veronese Simone Albrigi, popolarissimo fumettista e youtuber, seguiti gli incontri con i disneyani Tito Faraci e Paolo Mottura, con Angelo Stano, cui si devono tanti albi di Dylan Dog fin dal primissimo, Alessandro Piccinelli e Maurizio Dotti, copertinisti, rispettivamente, di Zagor e di Tex Willer. Pur non essendo molto contemporanee le loro gesta, i due eroi bonelliani fanno uno storico cross-over e le belle tavole originali si trovano in mostra. Sullo stesso piano, un giovane disegnatore catanese, Alessio Maggioni, propone le tavole della trasposizione a fumetti dell’eschileo “Agamennone”, mentre lì vicino si celebrano i sessant’anni del marvelliano Thor.

Al piano superiore, intanto, l’Oriente la fa da padrone. La cultura popolare proveniente dal Sol levante ha un uditorio assai vasto e quindi l’offerta è consistente. Chi riesce a districarsi in mezzo alla folla, riesce a portare a casa, con un esborso non indifferente, un raro manga, un poster, una bella riproduzione in resina del personaggio più popolare, persino un’ingombrante katana, la spada che s’impugna con due mani. Ancora più su, ci sono esibizioni di cosplayer internazionali, di body art e un’area (sempre affollatissima) dedicata al K-Pop.

Tra le novità dell’anno, risalta il Taboocom, dove si celebra l’erotismo: tra l’altro, i figli di Guido Crepax, Antonio e Caterina, guidano nel mondo di Valentina e compagne e si può vedere una bella mostra di originali crepaxiani purtroppo sistemati in uno spazio infelice; Josephine Yole Signorelli racconta, in voce e con il linguaggio del graphic novel, il proprio passaggio da uomo a donna; la siracusana Danika Mori posa per un’estemporanea, poi racconta come è diventata la pornostar più premiata del mondo; infine Vittorio Sgarbi viene a fare il proprio mestiere, dà giustificazioni artistico-culturali al genere e, lontano dalle telecamere, non si dà ad intemperanze d’alcun genere. Da un’altra parte, la “suicide girl” italiana Riae provoca un vero e proprio bagno di folla attorno a sé per firmare le copie del fumetto che la vede protagonista e posare con i fan.

Difficile è seguire quanto avviene nell’area Movie, dove l’Etna Comics inaugura il rapporto di collaborazione con Taormina Film Fest e propone un concorso per cortometraggi. Star della sezione è l’attore americano Matt Dillon, al quale preme sapere se a Catania è possibile trovare rarità discografiche a 78 giri per la sua collezione.

Mentre ci si sposta da una zona all’altra, si va a fare un rapido passaggio per il teatro all’aperto, la cui cavea è sempre affollata, anche quando il sole picchia. Prima del concerto serale, si possono vedere le esibizioni di gruppi musicali orientali, oppure le performance, qualcuna particolarmente stonata, del “Cosplay Contest”, davanti ad una giuria nella quale c’è anche un perplesso Jack Sparrow. Giochi da tavolo e videogiochi a profusione con ragazzi che aspettano pazientemente il proprio turno per sedersi. Fila anche per chi vuole avventurarsi in una dark room.

Ci sono sfuggite tantissime altre cose, ne siamo certi. Non ci siamo fatti sfuggire, però, la cosa qualitativamente più bella, vale a dire la mostra “Cento disegnatori che hanno reso grande il fumetto”, allestita dal solito Marco Grasso. Ed abbiamo provato l’emozione di vedere le tavole originali dei più grandi miti, da Carl Barks ad Andrea Pazienza, da Jacovitti a Bonvi, da Will Eisner ad Hugo Pratt, da Sergio Toppi a Vittorio Giardino. Come fossimo entrati in un tempio.