Il Conitp, rappresentato dal presidente prof. Guastaferro Crescenzo, dal Vice presidente prof. Antonio D’Ascoli e dal prof. Francesco Romano il giorno 26 gennaio, ha avuto un incontro con il Direttore generale del MIUR dott. Luciano Chiappetta. Durante l’incontro sono stati affrontati diversi temi, dal personale docente al personale Ata, dal personale di ruolo al personale precario. L’incontro è stato esaustivo e soprattutto propositivo. Gli argomenti trattati sono stati i seguenti:
Per le problematiche dei corsi Pas il Direttore del Miur ha chiarito che resta di competenza degli Uffici scolastici regionali l’individuazione delle soluzioni, accorpamenti, accordi di rete, corsi a distanza, ecc. Quindi per ciò che riguardano eventuali nulla osta per frequentare corsi in altre regioni è privo di fondamento. Il direttore ha continuato dicendo che gli USR devono trovare tutte le soluzioni ai problemi che emergono e attivare i corsi nella propria regione proprio come il Conitp ha sempre sostenuto , infatti più volte è stato ribadito che l’attivazione dei Pas dove avvenire per tutte le discipline nelle proprie regioni per evitare lunghi spostamenti e costi maggiori per i partecipanti.Il direttore inoltre si è impegnato a garantire omogeneità di comportamento in tutte le regioni d’Italia.
Il direttore ha rassicurato il Conitp che per i docenti di scuola dell’infanzia e primaria gli Atenei stanno dando pian piano la propria disponibilità per l’attivazione dei Pas, tra questi anche le università telematiche, naturalmente sarà data priorità agli atenei che tra l’offerta formativa hanno propongono la laurea in scienze della formazione primaria , mentre per strumento musicale, i corsi dovrebbero essere in via di attivazione, anche se probabilmente non ovunque sarà possibile attivarli fin da subito.
Le difficoltà maggiori sono per gli insegnamenti che afferiscono all’AFAM e quelli per gli ITP a causa della specificità e per l’esiguità dei numeri.
Alla specifica richiesta del Conitp di garantire l’attivazione dei corsi anche per le classi di concorso con numeri esigui, ITP e classi di concorso particolari, il direttore Chiappetta ha ribadito ciò che il Conitp ha da sempre proposto, e cioè, di attivare i corsi nelle scuole per ciò che riguardano gli insegnamenti specifici e laboratoriali, come avvenuto per gli ultimi corsi per il conseguimento dell’abilitazione all’insegnamento, e parte del percorso didattico attraverso piattaforme on-line.
Pertanto i corsi saranno quasi sicuramente strutturati in tal senso nelle varie regioni d’Italia.
Il Dott. Chiappetta ha rassicurato i responsabili del Conitp prof. Guastaferro e prof. D’Ascoli che si cercheranno tutte le soluzioni per consentire agli aspiranti la frequenza dei Pas nelle proprie Regioni e in particolar modo per le classi di concorso con pochi aspiranti. Per quanto riguarda la possibilità di abilitarsi per più classi di concorso con la stessa abilitazione ,per quelle materie raggruppare per ambiti disciplinari, il direttore ha specificato che l’abilitazione riguarderà la disciplina specifica richiesta nella domanda di partecipazione ai Pas, ma ha chiarito che come già avvenuto con i Tfa, è possibile applicare il DM 354/98 , cioè il docente abilitato in una disciplina aggregata in ambiti disciplinari consegue più abilitazioni, es. chi ha scelto di abilitarsi sulla A050 sarà abilitato anche sulla A043, lo stesso vale per chi insegna lingue etc.
Il Conitp in merito ai costi per la partecipazione ai PAS ha chiesto uniformità su tutto il territorio Nazionale e costi accessibili evitando speculazioni, anche su questo punto il direttore ha garantito il suo impegno.
Per quanto riguarda il diritto allo studio il direttore del Miur ha confermato ciò che il Conitp aveva già proposto e discusso in una precedente riunione, e cioè , che sarà esteso a tutti i candidati e non si terrà conto del 3% previsto dalle normative vigenti in materia delle quote del diritto allo studio, però il direttore ha specificato che ai candidati non saranno attribuite 150 ore ciascuno ma gli USP distribuiranno le ore, in base alle esigenze , tra tutti i candidati , quindi , ciò significa che potrà essere stabilita una quota forfettaria (tipo 40/50 ore) per permettere la partecipazione a tutti ai corsi Pas visto che parte del percorso potrà essere attivato in modalità telematica e non in presenza.
Per quanto riguarda la differenziazione dei punteggi tra tfa ordinari e Pas Il direttore ha confermato, ciò che già evidenziato in una precedente riunione, cioè la volontà direttamente del Ministro di predisporre una valutazione differenziata tra gli abilitati del Tfa ordinario e Pas, il Conitp ha proposto una differenziazione solamente per il titolo di accesso e non per i servizi svolti per evitare discriminazioni con gli abilitati con le vecchie sessioni riservate , anche in virtù che i docenti per assicurarsi punteggi lavorano anche migliaia di km da casa facendo sacrifici enormi.
Il direttore ha detto che come MIUR hanno già preso in considerazione un eventuale differenziazione solamente del titolo di accesso e non dei servizi.
Per le immissioni in ruolo del personale docente su posti di sostegno, 4447 posti con decorrenza giuridica 2013, il direttore ha anticipato al Conitp che è quasi pronto in decreto che permetterà l’immissione in ruolo dei docenti di sostegno e che probabilmente la settimana prossima sarà anche emanato per dar avvio alla procedura di assunzione in ruolo. Il Conitp ha posto anche il problema dei ruolo del personale Ata, il direttore generale ha reso noto che per il personale Ata l’iter è ancora un po’ indietro, si attende l’autorizzazione del ME, e quindi per il momento non è previsto ancora il decreto definitivo per avviare le immissioni in ruolo, inoltre, il direttore ha spiegato che le immissioni in ruolo, 3740 unità, saranno distribuite per quasi la totalità dei posti nei ruoli degli assistenti tecnici e assistenti amministrativi e forse, solo una piccola percentuale sarà assegnata al personale collaboratore scolastico.
Il Conitp unico sindacato sempre sensibile al personale Ata ha posto al direttore del Miur la problematica relativa alla I e II posizione economica del personale Ata. Il direttore del Miur ha confermato il blocco dei pagamenti al personale avente titolo e ha aggiunto che la problematica è seria e di non semplice risoluzione a causa dell’ enorme somma economica necessaria per risolvere il problema.
Il presidente, prof. Guastaferro Crescenzo, del Conitp ha posto al direttore dott. Chiappetta un problema molto sentito nelle scuola è cioè l’attribuzione delle figure aggiuntive per l’anno 2013/2014 per chi è in possesso della I e II posizione economica. In merito il direttore ha affermato che la problematica è ostica e di difficile soluzione, quindi , meglio non considerare, retribuite dal Mef, nelle contrattazioni d’istituto, le funzioni aggiuntive per coloro che sono in possesso della I e II posizione economica. Inoltre è da sottolineare che rimane il rischio del recupero delle somme percepite riguardanti le posizioni I e II economiche del personale ATA di cui alla sequenza contrattuale 12 maggio 2011, in quanto il MEF con ben 3 note ha chiesto al Miur il recupero di tali somme.
Il Conitp in merito fa presente che il beneficio economico è conseguente ad un corso di formazione e la conseguente acquisizione di mansioni più complesse di quelle ordinarie previste dal contratto nazionale, inoltre è da sottolineare che il personale coinvolto ha già espletato le funzioni superiori acquisite con la I e II posizione economica negli anni scolastici 2011/2012 e 2012/2013 previste anche nei contratti decentrati delle scuole.
Il Conitp ha affermato che il compenso è dovuto al personale Ata che ha svolto mansioni specifiche nelle diverse unità scolastiche perché sarebbe un recupero inaccettabile e incostituzionale visto che il potenziamento delle attività lavorative è già stato espletato negli anni menzionati, inoltre, è da precisare che questi sono fondi contrattuali già erogati e attribuiti al personale Ata per funzioni obiettivo.
Anche per gli scatti stipendiali, il direttore, ha affermato che il problema resta e che non è stato ancora risolto, infatti bisogna trovare la copertura economica per risolvere definitivamente il passaggio di gradone per docenti e Ata, che attualmente non c’è. In merito ci saranno una serie di incontri tecnici tra i vari ministeri per trovare la soluzione.