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Prove tecniche di contratto, oggi al Miur

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Con l’incontro di oggi, 28 gennaio, che inizierà alle ore 11.30 presso il Salone dei Ministri al secondo piano del palazzo di viale Trastevere che ospita la sede del Miur, tra i sindacati e il Ministro dell’Istruzione Maria Chiara Carrozza, si potrebbero gettare le basi per aprire un serio confronto riguardo il rinnovo del contratto scuola. 
Sulla volontà di raggiungere un accordo per tale rinnovo c’è molto scetticismo, ma visto l’oggetto della discussione di tale incontro, che attiene alle posizioni stipendiali e relativi incrementi economici del personale scuola, non è da escludere l’eventualità che si possano avviare le cosiddette prove tecniche di un rinnovo del contratto della scuola. Saremo a vedere quali esiti si avranno da questo confronto, anche per capire se esiste l’intenzione, entro la fine del 2014, di firmare il nuovo contratto della scuola, che ricordiamo è ormai bloccato da oltre quattro anni. 
Quali saranno gli argomenti che i sindacati porteranno nel tavolo del confronto? 
La Flc Cgil farà notare al Ministro l’esistenza quotidiana e diffusa su tutto il territorio nazionale del mancato rispetto dei contratti, a partire da quelli collettivi nazionali a finire a quelli integrativi d’Istituto. Il sindacato di Mimmo Pantaleo porrà il problema delle interpretazioni arbitrarie della legge Brunetta, che stanno peggiorando le condizioni di lavoro in tutti i comparti della conoscenza. Inoltre verranno poste una serie di richieste, come ad esempio il regolare pagamento degli stipendi e delle ferie per i precari; la richiesta di restituzione delle somme legittimamente percepite per le posizioni economiche del personale ata; la messa in discussione delle retribuzioni di posizioni e di risultato dei dirigenti scolastici; il pagamento degli scatti maturati nel 2013; ed infine il pagamento delle indennità per lo svolgimento delle funzioni superiori svolte dagli assistenti amministrativi e dai docenti in sostituzione dei DSGA e dei DS che reggono due scuole. 
La Fgu-Gilda degli insegnanti chiede adesso di “aprire subito la trattativa all’Aran” per non rischiare di perdere i 120 milioni di euro già disponibili per risolvere la questione degli scatti stipendiali. Inoltre chiede una radicale svolta per ridare centralità alla scuola pubblica, per stabilizzare i precari, per rispondere alla drammatica emergenza salariale e per ridare dignità e valore al lavoro di tutti gli insegnanti. 
La Cisl scuola interverrà sulle stesse istanze su citate, ma in particolare chiederà di sapere quali esiti avranno avuto i tentativi che la ministra Carrozza dichiara di aver messo in atto per trovare risorse “fresche” da destinare al pagamento degli scatti di anzianità, così da non rendere obbligato il ricorso a risorse contrattuali. Il sindacato di Francesco Scrima esorterà il Ministro a trovare risorse in tempi brevi in quanto non è possibile rinviare sine die una trattativa da aprire al più presto. Difendere le progressioni di anzianità, tutelando in questo modo il salario fondamentale di tutti, rappresenta oggi per la Cisl scuola una scelta di assoluta priorità. 
Per Di Menna della Uil scuola è necessari che si definiscano modalità di carriera che non portino gli insegnanti fuori dall’insegnamento. Esistono molti docenti, dice il segretario della Uil scuola, con altissima professionalità ed esperienza, che possono a pieno titolo essere i protagonisti dei processi valutativi, di supporto, di formazione iniziale e in servizio, di coordinamento e supporto didattico, ma senza uscire dalla attività didattica, definendo diverse modalità di orario e flessibilità di utilizzo, anche in reti di scuole che sarebbe opportuno definire così come prevede l’art.50 della legge 5/2012. Tali materie, conclude di Menna, richiedono un contratto davvero nuovo, e un Governo che ponga al centro della modernizzazione del paese la scuola, la qualità della scuola che non può non passare per il riconoscimento vero della professionalità docente. 
Infine linea dura dello SNALS Confsal che è intenzionato ad attivare le procedure di conciliazione per intraprendere azioni sindacali di lotta, qualora dopo l’incontro di oggi con il Ministro, non vi fosse una soluzione positiva del problema sulle posizioni economiche personale ATA.