Come ha anticipato il nostro vice direttore Reginaldo Palermo, il decreto 36 è in dirittura di arrivo. La discussione al Senato, infatti, si è conclusa e ora il testo, epurato delle sue parti più contestate e arricchito da innumerevoli emendamenti (ne sono stati presentati oltre 200), è approdato alla Camera, entro un percorso che dovrà concludersi al massimo il 29 giugno.
Sul fronte del concorso scuola pare che le modifiche abbiano portato alla sostituzione dei test a crocette con quesiti a risposta aperta, ritenuti più funzionali al reclutamento docenti e più meritocratici. Sul tema in queste ore si è espressa anche la ex ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina, che sul proprio profilo Facebook ha commentato: le prove scritte a crocette? “Hanno solo mortificato i docenti, impedendo a moltissimi giovani preparati di entrare in ruolo”.
Resta da capire cosa accadrà al capitolo sulla formazione docenti.
Sempre la deputata a 5 Stelle, ha riassunto i principali correttivi al DL 36. Eccone la breve lista:
- Stop alle prove scritte a crocette.
- Stop ai tagli lineari sul potenziamento.
- Gli idonei dei concorsi a cattedra potranno scorrere nelle graduatorie.
- I collaboratori dei dirigenti scolastici delle scuole in reggenza potranno avere l’esonero dall’insegnamento, per dedicarsi interamente al miglioramento della scuola.
- Resta la carta docente fino al 2023/2024. Il Governo si impegna poi a trovare le risorse per mantenerla integra anche per gli anni successivi.
“È stato un lavoro difficile – ha concluso Lucia Azzolina – non è il decreto che avremmo voluto e molti altri aspetti andranno corretti,” ma poteva andare peggio, lascia intuire.