Si è chiuso con un nulla di fatto o poco più l’incontro fra il ministro Carrozza e i sindacati che, pur con sfumature e toni diversi, si dichiarano delusi se non addirittura preoccupati.
A poco vale il comunicato con cui il Ministro conferma l’avvio delle procedure per il varo del piano triennale di assunzioni.
Da subito si parte con quasi 18mila immissioni in ruolo (1.600 insegnanti di sostegno, 12.600 docenti di posto comune e 4.300 Ata).
Resta ferma la previsione di immettere in ruolo 4.447 docenti di sostegno già con decorrenza settembre 2013.
Per il resto nessuna risposta o quasi.
Di rinnovo contrattuale non si parla, così come non si profila nessuna soluzione né per le posizioni economiche Ata né per il fondo unico dei dirigenti scolastici, né tantomeno sulle risorse disponibili per il fondo delle istituzioni scolastiche.
Va detto che anche sulle assunzioni c’è ancora qualche ombra perché il Ministro ha ricordato che è necessario che prima di tutto Aran e sindacati sottoscrivano un apposito contratto che garantisca che l’operazione avvenga senza ulteriori oneri per le casse dello Stato.
La questione in effetti è un po’ strana in quando già nel 2011 fu necessario stipulare un CCNL con cui la durata del gradone iniziale veniva portata a 8 anni. Il sospetto è che il gradone potrebbe persino diventare più lungo; se l’attuale scansione della progressione di carriera fosse sufficiente a garantire l’invarianza di spesa, perché mai il Ministro dovrebbe inviare un atto di indirizzo all’Aran come invece ha annunciato nel corso dell’incontro?
La sensazione è che dopo la riunione di oggi si sia creata una situazione di stallo che, però, non potrà durare per molto.
I sindacati si mostrano quasi tutti molto preoccupati e hanno già annunciato che o si risolvono le questioni oppure lo scontro sarà inevitabile.
Quel che c’è di certo è che nei prossimi giorni potrebbe prendere avvio la contrattazione per il riconoscimento degli scatti maturati nel 2012. C’è chi spera che il fondo di istituto di quest’anno possa essere risparmiato dalle sforbiciate e chiede che si facciano bene i conti sugli avanzi degli anni passati.
Il fatto è che siamo ormai a metà anno scolastico e, senza una accelerazione di cui non si vede neppure l’ombra, è molto probabile che la contrattazione di istituto resti al palo ancora per un paio di mesi.