La cosa più preoccupante è che il Ministro continua ad ignorare la nostra situazione, anzi parla di un imminente nuovo concorso. Ciò potrebbe comportare il rischio del decadimento della nostra graduatoria. Per questo ci chiediamo: abbiamo tanto studiato per un posto che non c’è mai stato e non ci sarà mai?
Anche i media sembrano indifferenti a tale vicenda.
Di seguito riporto la lettera inviata al Ministro dell’ istruzione:
Egregio Ministro, torno a scriverLe a nome di tutti i vincitori del recente concorso docenti e del gruppo facebook di cui faccio parte per ricordarLe quanto assurda e angosciante sia la situazione di attesa che, da mesi, stiamo vivendo, in assenza assoluta di risposte e di impegni a tutela dei nostri diritti.
Continuiamo a temere che le disponibilità future potrebbero non essere sufficienti, in alcuni casi più che in altri, a garantirci l’immissione in ruolo nei tempi previsti, e i numeri che cominciano a circolare sulle assunzioni preventivate per il prossimo anno sembrano darcene conferma.
Non Le nascondo che quella che per noi doveva essere una gioia, la vincita di un concorso, si sta trasformando in fonte di ansia e, a tratti, umiliazione e rabbia. Con questo, mi riferisco alle voci che vedono imminente un nuovo concorso – mi chiedo, in alcune regioni, a posti zero? – e alla recente decisione di ignorare il fatto che le immissioni aggiuntive sul sostegno, in quanto aggiuntive e non rientranti nel contingente previsto dal bando, avrebbero dovuto interessarci in forza di qualcosa di più della semplice logica.
Se la volontà è quella di onorare il bando fino in fondo, con tutte le difficoltà che può comportare il fatto che esso non tenga in sufficiente conto la normativa vigente, ebbene, ci aspettiamo e chiediamo con forza che lo stesso rigore venga usato per rispettare i numeri e i tempi che il bando stesso prescrive.
Le saremmo grati se volesse fornirci rassicurazioni in merito.