“Il primo programma di Challenge Prize italiano parte oggi in via sperimentale con l’apertura del sito Talent Italy, su cui è disponibile la prima sfida proposta dal Miur che riguarda l’istruzione e, in particolare, i MOOC (Massive Open Online Course), corsi online aperti, pensati per coinvolgere una grande utenza “. Inizia così un articolo pubblicato sul sito web Corriere dell’Università a cui si sovrappone quello del Sole 24 Ore: “Parte anche in Italia l’era dei «Challenge prize» sul modello anglosassone. Il ministero dell’Istruzione lancia la prima sfida per l’innovazione. Saranno premiati i migliori MOOC (Massive Open Online Course), corsi online aperti e pensati per coinvolgere una grande utenza. Al migliore andranno 100mila euro. A differenza dei bandi classici non vincerà l’idea migliore ma il progetto dalla diffusione più ampia. Le iscrizioni partono il 3 marzo sul sito www.talentitaly.it e si chiudono un mese dopo“.
A tal proposito vediamo come Wikipedia definisce i MOOC: “I MOOC (Massive Open Online Courses) sono dei corsi online aperti pensati per una formazione a distanza che coinvolga un numero elevato di utenti. I partecipanti ai corsi provengono da varie aree geografiche e accedono ai contenuti unicamente via web. L’accesso ai corsi non richiede il pagamento di una tassa di iscrizione per accedere ai materiali del corso. L’acronimo MOOC è stato utilizzato per la prima volta nel 2008 nel corso “Connectivism and Connective Knowledge”.
I corsi MOOC si sono diffusi su scala mondiale a partire dall’autunno 2011. Nell’autunno 2011 la Stanford University ha erogato gratuitamente un corso post laurea di intelligenza artificiale al quale si sono iscritti circa 160.000 studenti provenienti da 190 paesi. In Italia la prima università ad aver attivato, nel 2013, tali corsi è stata l’Università telematica internazionale UniNettuno, a seguire poi l’Università degli Studi “Guglielmo Marconi” e la Sapienza – Università di Roma”.